Oggi il verdetto della sentenza del processo Eternit Bis
La procura chiede per l'ex proprietario di Eternit, Stephan Schmidheiny, la pena dell'ergastolo
Ci sono nuovi sviluppi sulla vicenda amianto di Casale Monferrato. Nella giornata di oggi, mercoledì 7 giugno 2023, è in corso la sentenza del filone del processo "Eternit bis" in corso davanti alla Corte d’Assise di Novara, che vede impuntato l'ex proprietario di Eternit, Stephan Schmidheiny, accusato dell'omicidio volontario di 392 persone di Casale Monferrato e dei comuni confinanti: solo 62 era lavoratori della fabbrica d'amianto. Tutti gli altri cittadini residenti che respirarono le fibre dannose per la salute data la vicinanza con il sito oggi diventato un'area dismessa. Dopo anni di lotta per avere giustizia, il percorso pare ancora lungo e tortuoso. Intanto si continua a morire sempre per tumore sia a Casale che nei comuni circostanti.
La richiesta di ergastolo
La procura ha chiesto per l'imprenditore svizzero la pena dell'ergastolo. Una richiesta forte che dimostra la portata della vicenda e del dolore che porta con sé. Come riportato da diversi organi di stampa, l'esito della sentenza non è scontato, in quanto il reato potrebbe essere derubricato a omicidio colposo. Qualora accadesse ci sarebbe la prescrizione per molti casi che sono stati inseriti nel processo in corso.
La condanna nel passato
In passato l'imprenditore Schmidheiny era stato condannato già a 3 anni e mezzo a Napoli. Mentre all'ombra della Mole gli era stata inflitta una pena a un anno e otto mesi. Ora gli avvocati ( Astolfo Di Amato e Guido Carlo Alleva) che difendono l'imprenditore 75enne sperano nella completa assoluzione.