Omar, accuse di maltrattamenti ventidue anni dopo Novi
Gip non concede misura cautelare, caso al Tribunale del riesame
A causa delle accuse di violenze e minacce nei confronti della ex moglie e maltrattamenti in famiglia di cui sarebbe rimasta vittima anche una figlia in tenera età, si torna a parlare di Omar Favaro, condannato con la fidanzatina Erika De Nardo per il delitto di Novi Ligure (Alessandria) nel febbraio del 2001, quando la madre e il fratellino della ragazza furono uccisi a coltellate in una villetta del quartiere Lodolino.
Indagini in corso
Come riportato dall'Ansa, Favaro, che era minorenne ai tempi del delitto e oggi ne ha 40, è stato accusato dalla Procura di Ivrea per episodi avvenuti prima del 2022, in particolare ai tempi delle restrizioni per il Covid. Dopo avere subito minacce e violenze, la moglie, da cui ora si è separato, si è rivolta ai carabinieri. La procura di Ivrea ha chiesto una misura cautelare che però il gip non ha concesso, il caso adesso è sul tavolo del Tribunale del Riesame, le indagini proseguono.
Lorenzo Repetti, l'avvocato che aveva seguito Omar per il delitto di Novi, lo assiste nuovamente: "Il suo passato - dice il legale in un'intervista - non c'entra ma continua a perseguitarlo e non deve essere strumentalizzato come invece si sta cercando di fare in una vicenda che guarda caso nasce proprio durante una causa di separazione dove è in discussione l'affidamento della figlia".