Torino, operazione "Easy Money": sequestri per 2 milioni

Torino, operazione "Easy Money": sequestri per 2 milioni
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TORINO - Nel prosieguo delle indagini dell’operazione “Easy Money" eseguita nel maggio 2019 dalla Divisione Anticrimine della Questura di Torino nei confronti di un cittadino albanese di 54 anni, già condannato per furto e reati in materia di stupefacenti e armi, e di una cittadina italiana di 44, con precedenti per truffe, che si era conclusa con sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 1.650.000 sono stati sequestrati ulteriori beni nella loro disponibilità.

Nello specifico, nel mese di Ottobre
2019 sono stati sequestrati:

  •  3 appartamenti di civile abitazione
    siti in Carmagnola (TO), fittiziamente intestati a terze persone, di fatto
    nella piena disponibilità della donna;
  • 2 società S.r.l., operative nel settore del
    commercio di vini e prodotti alimentari di vario tipo, intestate a soggetti
    terzi, ma riconducibili e gestite occultamente dal cittadino albanese;
  • due  automezzi di tipo commerciale,

per un valore pari a euro 350.000.

Durante le operazioni  di sequestro è stato inoltre rinvenuto un ingente quantitativo di vini e alcolici anche di alta qualità, nonché il materiale necessario, composto da tamponi, etichettatrici e altro, utile per la contraffazione delle date di scadenza dei prodotti alimentari.

Numerose lattine e bottiglie di birra
presentavano come periodo di scadenza l’anno 2018 e, in parte, erano già state
etichettate con scadenza nell’anno 2020.

All’interno di un locale, un tempo
destinato a piccolo supermercato, riconducibile al cittadino albanese, sono
state inoltre rinvenute delle munizioni per arma comune da sparo e un impianto
utilizzabile per la coltivazione della cannabis, composto da lampade
generatrici di luminosità e calore, irrigatori, pannelli elettrici,
temporizzatori e condizionatori d’aria muniti di particolari filtri per evitare
la fuoriuscita dell’odore generato dalla pianta della cannabis. Per tali fatti è
stato denunciato all’Autorità Giudiziaria un cittadino italiano locatario del
magazzino, intestatario fittizio/prestanome di una delle società sequestrate.

L’attività investigativa ha avuto
origine grazie alla sinergia fra gli
uffici della Questura di Torino. Infatti, personale di polizia impegnato nel
controllo del territorio, in più occasioni ha osservato i due soggetti
viaggiare a bordo di autovetture di grossa cilindrata, costose e di nuova
immatricolazione. Tali informazioni sono state condivise con la Divisione
Anticrimine- Misure di Prevenzione Patrimoniali che ha avviato una capillare
indagine la quale ha portato ad un’autonoma proposta di applicazione di
misura di prevenzione personale e patrimoniale del Questore della Provincia di
Torino, accolta dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione con
l’emissione del relativo decreto di sequestro preventivo. Gli accertamenti
hanno portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita (a
fronte di redditi dichiarati al fisco inferiori alle reali capacità economiche)
in una serie di immobili e 3 società riconducibili ai 2 cittadini.

Gli accertamenti effettuati hanno
evidenziato una netta sproporzione tra il tenore di vita e quanto dichiarato al
fisco nonché una loro pericolosità sociale desunta dai numerosi precedenti di
polizia e penali.

L’operazione, pertanto, ha portato a un sequestro di beni per complessivi 2.000.000 di euro.

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