Pernigotti, rinviato di una settimana il tavolo per la concessione della cassa integrazione straordinaria
Jp Morgan ha assicurato che la produzione ripartirà a pieno ritmo in tempi brevissimi, ma servirà una cassa integrazione di 18-24 mesi.
Non c'è pace per i lavoratori della Pernigotti, l'azienda dolciaria che ha sede a Novi Ligure, nell'Alessandrino. E' stato rinviato di una settimana, in particolare per il 19 settembre, l'incontro in programma, sull'aggiornamento per la concessione della cassa integrazione straordinaria. Il 30 giugno scorso è scaduta quella ordinaria per la riorganizzazione dell'azienda.
"La riunione è slittata - spiega Raffaele Benedetto della Flai Cgil di Alessandria alla TGR - per l'indisponibilità del ministero del Lavoro. Chiesto comunque alle parti, alla Walcor ma soprattutto a JPMorgan, l'invio di una relazione scritta con gli impegni che si assumono per Pernigotti e, quindi, per il rilancio dell'azienda".
Il contratto preliminare di vendita
La Pasentis Holding, proprietaria di Pernigotti, lo scorso mese di luglio ha sottoscritto un contratto preliminare di vendita dell'intero pacchetto azionario della Pernigotti con il fondo Lynstone Ssf di proprietà del gruppo JPMorgan.
Il fondo Lynstone - secondo quanto riportato dalla TGR- di Jp Morgan ha assicurato che la produzione ripartirà a pieno ritmo in tempi brevissimi, ma servirà una cassa integrazione di 18-24 mesi.