Peste suina: calano i casi in Piemonte, ora l'emergenza si sposta a Roma
Altri quattro contagi accertati nella capitale, che ora ha paura e invoca la zona rossa.
La peste suina in Italia fa sempre più paura. Negli ultimi giorni sono stati accertati due nuovi casi in Liguria, a Campo Ligure e Mignanego, in provincia di Genova.
Le positività al virus da inizio emergenza tra le due regioni diventano 119 ma allo stesso tempo in Piemonte calano i casi. Finora i cinghiali affetti dal virus sono stati trovati nel territorio di 28 Comuni, tutti compresi nell'area infetta dove a breve ci sarà una recinzione lunga circa 230 km.
L'emergenza in Lazio
Il virus che colpisce i cinghiali e maiali non sta creando problemi solo nel nord Italia ma anche nel centro, in Lazio. Negli ultimi giorni sono stati riscontrati in provincia di Roma altri 4 casi di PSA tanto da far scattare nuove direttive anche a livello regionale.
"La Regione da inizio mese ha messo a disposizione - si legge in una nota - il numero verde della Protezione civile regionale per segnalare eventuali ritrovamenti di animali morti e attivare immediatamente i servizi veterinari".
Le nuove direttive UE
Sulla peste suina, la Commissione europea con la Decisione di esecuzione 2022/746 ha fatto sapere all'Italia:
L'Italia "provvede affinché non siano autorizzati i movimenti di partite di suini detenuti nelle aree elencate come zona infetta e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi. L'Italia deve provvedere ad istituire "immediatamente una zona infetta in relazione alla peste suina africana" che comprenda varie aree del comune di Roma. E' quanto si legge nella Decisione di esecuzione 2022/746 della Commissione europea relativa ad alcune misure di emergenza contro la peste suina africana in Italia. La Decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea di oggi ed indica nel dettaglio le zone dell'area di Roma interessate".
La Decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea di oggi. Il provvedimento, si legge, "si applica fino al 31 agosto 2022", e prevede l'istituzione di una zona infetta nell'area del comune di Roma che "comprenda almeno le aree elencate" nella Decisione stessa.
"Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini". È quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.