ALESSANDRIA E PROVINCIA

Peste suina, via il commissario nazionale Ferrari. Arriva Vincenzo Caputo

Negli ultimi giorni sono 15 le positività in più riscontrate tutte nell'Alessandrino che fanno salire a 257 i casi piemontesi

Peste suina, via il commissario nazionale Ferrari. Arriva Vincenzo Caputo
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Ci sono novità sul fronte della lotta alla psa. Nella struttura commissariale c'è un cambio del vertice che la dirige: via Angelo Ferrari, alla guida dell'Istituto zooprofilattico regionale. Al suo posto arriva Vincenzo Caputo che guida l'omologo istituto per le Marche e l'Umbria.

Il nuovo commissario è stato docente all’Università Federico II di Napoli. È laureato in Medicina veterinaria e vanta master e specializzazioni.

Angelo Ferrari
Angelo Ferrari

Il cambio nel ruolo di commissario nazionale per la peste suina avviene tra due tecnici e due colleghi. Ed è probabile che cambi anche l’approccio alla campagna di depopolamento, che fino a oggi non è di fatto decollata. Ferrari si era detto disponibile a un rinnovo dell’incarico ma il governo ha deciso di dare una sterzata per evitare conseguenze pesanti per il settore suinicolo.

Il nuovo commissario non ha ancora commentato la situazione dei numeri che raccontano delle difficoltà nell'estirpare il morbo e neanche sulla difficoltà a terminare la recinzione che dovrebbe limitare l'espansione del virus.

Le parole di Vincenzo Caputo:

"Non si può basare l’eradicazione di una malattia come la peste suina africana su un gruppo di volontari come i cacciatori che hanno interessi legati alla loro attività. Bisogna dare continuità al Regolamento europeo 2016/429 relativo alle malattie animali, elaborato in chiave “one health”, e in cui si trovano a coincidere sanità animale, ambiente, tutela della biodiversità".

Vincenzo Caputo
Vincenzo Caputo

Le parole del commissario uscente Angelo Ferrari:

"Caputo lo conosco da anni è una persona molto capace e il massimo esperto per la peste suina; non a caso è a Perugia che si trova il centro più importante d’Italia. Per quanto mi riguarda con la struttura commissariale abbiamo dato il massimo e abbiamo portato a termine molti degli obiettivi. Sulle reti manca da completare una ventina di chilometri. C’è ancora molto da fare".

Il virus

Il virus (che non crea problemi per l'uomo) provoca la morte degli animali e anche le carcasse sono fonte di infezione. Negli ultimi giorni sono 15 le positività in più risconttrate tutte nell'Alessandrino che fanno salire a 257 i casi piemontesi che si sommano ai 128 liguri, in totale,  387. Ora gli occhi sono tutti puntati sull'Emilia Romagna dove la malattia rischia di arrivare e colpire duramente tutti gli allevamenti di suini, fonte di ricchezza per molti imprenditori.

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