Più di sessanta coltellate, è questo il referto dell'autopsia sull'omicidio di Casale
Un vero e proprio raptus quello che ha spinto Luca Meloni ad assassinare il suo compagno Fabio Spiga.
Sarebbero state più di sessanta le coltellate che Luca Meloni avrebbe inferto al suo compagno Fabio Spiga. E' questo il referto dell'autopsia, eseguita dal medico Luca Tajana dell’istituto di medicina legale di Pavia, sul cadavere del 43enne di Casale Monferrato, assassinato nel proprio appartamento dal suo compagno la notte dello scorso 27 ottobre 2020.
Più di sessanta coltellate
Sono state sessanta, e non trenta, le coltellate inferte da Luca Meloni al suo compagno Fabio Spiga. Le prime risultanze dell’autopsia sul cadavere, eseguita dal medico Luca Tajana dell’istituto di medicina legale di Pavia, parlano di decine e decine di fendenti. La ricostruzione è quella di un vero e proprio raptus avvenuto durante una discussione nella camera da letto. Fabio avrebbe detto qualcosa a Luca, qualcosa di grave per lui. Allora Luca sarebbe andato in cucina a prendere il coltello e poi avrebbe aggredito il coniuge. Una sequenza di colpi violenti su tutto il corpo: capo, braccia, gambe e tronco.
L’arresto di Luca Meloni, accusato di omicidio volontario aggravato, è stato convalidato dopo l’interrogatorio di garanzia di venerdì ed è stata applicata la custodia cautelare in carcere. L’uomo ora è detenuto nel carcere di Vercelli.
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