Il processo

Processo omicidio Norma Megardi: la corte si ritira per decidere sulle richieste di nuove prove

Al momento è stata accettata solo la richiesta della perizia psichiatrica fatta dall'avvocato Lorenzo Magnarelli, legale della famiglia Orlandi

Processo omicidio Norma Megardi: la corte si ritira per decidere sulle richieste di nuove prove

È tornato in aula oggi, davanti alla prima sezione della Corte d’Appello di Torino, il processo per l’omicidio di Norma Megardi, la professoressa di 74 anni di Sale uccisa nel giugno del 2022.

Il processo

La corte d’Appello si è ritirata per decidere sulle richieste di nuove prove. Al momento è stata accettata solo la richiesta della perizia psichiatrica fatta dall’avvocato Lorenzo Magnarelli, legale della famiglia Orlandi. Mercoledì prossimo ci sarà il conferimento dell’incarico.

In primo grado, la Corte d’Assise di Alessandria aveva condannato Luca Orlandi, 26 anni, a trent’anni di carcere, ritenendolo responsabile della morte della professoressa sua vicina di casa. Il processo di primo grado si concluse il 17 settembre dello scorso anno.

Il giovane agricoltore di Sale  aveva prima confessato il delitto e poi, dal carcere, aveva ritrattato, professandosi innocente. Per l’imputato, i pubblici ministeri Andrea Trucano e Federico Silvestri avevano chiesto l’ergastolo; la difesa, invece, si era battuta per l’assoluzione, sostenendo fermamente l’innocenza del giovane.

Dopo la sentenza di primo grado la difesa aveva proposto appello, mentre la Procura di Alessandria aveva presentato ricorso, chiedendo la riforma della sentenza non condividendo la concessione delle attenuanti al 24enne. Al termine di sette ore di Camera di Consiglio, il verdetto: trent’anni a Luca Orlandi, quattro anni e sei mesi ai suoi genitori per la calunnia.