Proseguono i lavori presso la diga della Lavagnina a Casaleggio Boiro, per ripristinare le condizioni originarie delle valli Piota e Gorzente, sommerse dal fango il giugno scorso.
I lavori alla diga della Lavagnina
Secondo il cronoprogramma aggiornato da Ireti, società che gestisce la diga, l’avanzamento dei lavori nei mesi di luglio, agosto e settembre ha riguardato “lo smontaggio delle componenti meccaniche presenti nella cabina di valle e la parziale demolizione interna del manufatto, che ha permesso l’inserimento delle nuove condotte in acciaio inox che collegano la cabina di monte con quella di valle”.
“Si è proceduto in parallelo con l’installazione degli organi idraulici mancanti nel locale valvole a centro diga: attività che ha consentito il ripristino di entrambi gli scarichi, già oggi potenzialmente utilizzabili in caso di emergenza. In queste settimane sono, inoltre in corso le perforazioni per il collegamento elettrico dei due locali tecnici -spiega la società -. I lavori ancora da eseguire comprendono il completamento delle opere relative alle intercapedini tra nuove e vecchie condotte dell’idraulica di valle e dell’allestimento dei locali interni e di tutta l’impiantistica elettrica. A monte si provvederà, poi, al montaggio della nuova griglia di protezione dell’ingresso delle condotte di presa e all’ultimazione del rivestimento impermeabilizzante del paramento”.
Il termine dei lavori è previsto per la primavera 2026, come da cronoprogramma condiviso con gli enti locali e territoriali, con le ultime opere previste al piede diga.
In merito agli impatti del cantiere, l’azienda conferma che, “come già osservato dai mesi estivi, non dovrebbe più verificarsi il rilascio di limi a valle dagli scarichi di fondo fino al termine delle opere”. Ireti sta inoltre predisponendo un piano di monitoraggio ambientale, integrativo rispetto a quello già previsto dalla Valutazione di Incidenza Ambientale, atto a verificare lo stato di salute dei torrenti.