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Quasi mezzo secolo di vita per i fratelli Patricola: la loro storia su TV2000

La storia dei Fratelli Patricola Francesco, Pietro e Biagio di Castelnuovo Scrivia, maestri liutai che nel 2026 festeggeranno 50 anni di attività

Quasi mezzo secolo di vita per i fratelli Patricola: la loro storia su TV2000
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C’erano tutto lo stupore e l’ammirazione del caso dipinti sul volto di Paola Saluzzi, conduttrice del programma “L’ora solare” su TV2000, durante il quale sono stati Angelo e la figlia Erica Patricola a raccontare una storia di famiglia giunta alla terza generazione.

I fratelli Patricola

E' quella dei Fratelli Patricola Francesco, Pietro e Biagio di Castelnuovo Scrivia, maestri liutai che nel 2026 festeggeranno 50 anni di attività e che, lo scorso 13 gennaio, hanno narrato la genesi di una realtà artigianale che è eccelsa bandiera italiana in giro per il mondo. I clarinetti e gli oboi dei Fratelli Patricola sono capolavori viventi: il legno necessario per dare loro forma deve stagionare 26 anni nel capannone di 2000 metri quadrati di una famiglia affiatata e vecchio stile, che ha iniziato il suo percorso di amore e dedizione artistica in uno sgabuzzino di 12 metri quadrati e che realizza a mano tutto lo strumento musicale, compresa la parte meccanica.

Non c’è teatro o conservatorio al mondo che non ne conosca la fama e tutti i maestri e le orchestre più prestigiose amano questo marchio, che vede in staff una decina di artigiani i quali, tramite il passaparola di clienti che vanno dal ragazzino al professionista, offrono l’emozione più bella: l’appagamento che il musicista prova nel suonare un Patricola, perché questi strumenti hanno un’anima. E mentre la ventitreenne Erica ha parlato con scioltezza delle differenze tra clarinetto (che suona sapientemente) ed oboe - che è più complesso e sta imparando a registrare -, papà Angelo ha ringraziato tutti i componenti della loro bella squadra, con una particolare parola d’affetto per lo zio Francesco, che nel 2024 ha compiuto 80 anni ed al quale è stato dedicato in paese, durante le festività natalizie, un concerto a sorpresa nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.

Era Francesco, quando il nipote era più giovane, a spronarlo ad acquistare l’ebano del Mozambico o il bois de rose del Brasile: "Mi diceva che se c’erano due soldi – racconta Angelo -, bisognava comprare legno. Io non capivo e lui mi ribadiva che lo avrei compreso più avanti. Adesso lo capisco!".

Alessandra Dellacà

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