Quattro anni per l'ex sindaca di Gavi Nicoletta Albano: una vicenda durata 3 anni
Cinque anni fa l’esposto dell’allora sindaca Rita Semino, che denunciava ai carabinieri le pressioni messe in atto da Albano per farla dimettere
Il terremoto al Comune di Gavi scoppiò cinque anni fa con l’esposto dell’allora sindaca Rita Semino che denunciava ai carabinieri una serie di pressioni e raggiri per farla dimettere.
La sentenza del processo Albano
Pressioni messe in atto dalla ex sindaca Nicoletta Albano. Dopo due anni di indagini e tre di processo, oggi la sentenza che condanna l'ex primo cittadino di Gavi a 4 anni.
Assolti tutti gli altri imputati, ossia la segretaria comunale Giovanna Sutera, il capo dell’ufficio tecnico Pierpaolo Bagnasco ed il consigliere Eugenio Rabbia. La Albano era finita a processo per concussione, tentata concussione e falso. È stata assolta invece dall’accusa di peculato.
Si chiude così una vicenda che era iniziata a gennaio del 2020 con l’esposto dell’allora sindaca Rita Semino contro la sua vice per le pressioni ricevute. Il pubblico ministero aveva chiesto sei anni e otto mesi. Tre anni fa era iniziato il processo, mentre tutto era scoppiato nel 2020 quado l’allora sindaca Rita Semino aveva presentato un esposto in seguito a delle pressioni ricevute dalla Albano affinché si dimettesse.
In quell’esposto la Semino aveva consegnato ai carabinieri anche una registrazione dell’incontro avvenuto nel municipio. Accusando la, Albano, di averla costretta con pressioni e raggiri a firmare le dimissioni. Pressioni che avrebbero riguardato anche la nipote, con la minaccia di licenziamento dal supermercato in cui lavorava. La Albano secondo il Pm voleva estromettere Semino e riprendersi, il controllo del Comune.
Il servizio di Cristiana Zanetto