Ragazza minaccia il suicidio: il delicatissimo intervento del carabiniere
L'operazione ha portato in salvo la giovane che aveva deciso di farla finita buttandosi nelle gelide acque del fiume
E' da poco passata la mezzanotte, quando la Centrale Operativa di Alessandria riceve la richiesta di intervento di una mamma terrorizzata che riferisce di avere appena avuto una videochiamata con la figlia, seduta in precario equilibrio sul parapetto del ponte Meier di Alessandria.
L'intervento della pattuglia
Una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile parte immediatamente verso il punto in cui si trova la ragazza, dissimulando il proprio arrivo per non spaventare la giovane.
La ragazza, che noi di Prima Torino chiameremo Elena, dopo aver scavalcato la ringhiera di protezione si è seduta su una delle travi trasversali che collegano le due piattaforme carrabili a “forma di mandorla” del ponte, con le gambe nel vuoto.
A raggiungerla con tutte le cautele del caso è un carabiniere che scavalca a sua volta la balaustra, si cala sulla stretta trave metallica e raggiunge Elena. Nonostante il suo atteggiamento rassicurante, la giovane non vuole essere avvicinata e anzi minaccia di farsi cadere nelle gelide acque del fiume sotto di loro.
L'operazione delicatissima del carabiniere
Il carabiniere a questo punto procede con un'operazione delicatissima: quella di rassicurare la ragazza a tal punto di riuscire ad avvicinarsi fisicamente a lei e chiederle il nome facendosi raccontare poco a poco i problemi che l'avevano portata a quel punto.
Proprio quando Elena si sta aprendo, l'arrivo dei rinforzi (altre pattuglie, vigili del fuoco e sanitari) sembra vanificare tutto il lavoro del carabiniere. Elena pretende che vadano via tutti, eccetto lui. E solo lui, con la sua gentilezza e il modo di fare rassicurante, riesce finalmente ad aprire una breccia. La ragazza finalmente si alza e, non senza difficoltà vista l'umidità della notte e qualche bottiglia di birra di troppo, segue il carabiniere lungo la trave verso la ringhiera.
L'operazione di salvataggio, osservata con il fiato sospeso da chi è intorno a loro, finisce nei migliore dei modi: Elena giunta in prossimità della balaustra viene afferrata dai carabinieri e portata in salvo per essere poi affidata alle cure dei sanitari.