Operazione "Ice Eyes"

Rapine in villa in Monferrato, estradato dall'Albania il quinto componente della banda

La sua latitanza è durata oltre un anno.

Rapine in villa in Monferrato, estradato dall'Albania il quinto componente della banda
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Estradato il quinto componente di una banda di albanesi responsabile di associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata in abitazioni, lesioni personali aggravate e detenzione e porto illegale di armi e oggetti atti a offendere.

Rapine in villa in Monferrato, estradato dall'Albania il quinto componente della banda

I fatti risalgono alla notte del 21 maggio 2019, quando i Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato e dei Comandi Arma territorialmente competenti, nell’ambito di un’articolata indagine convenzionalmente denominata “Ice Eyes”, avevano proceduto al fermo di indiziato di delitto di quattro albanesi per associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata in abitazioni, lesioni personali aggravate in concorso, detenzione e porto illegale di armi e oggetti atti a offendere in concorso.

I quattro, già autori di rapina a mano armata in danno di un imprenditore vitivinicolo e di un assicuratore in Cella Monte il 29 novembre 2018, erano ritenuti responsabili – a vario titolo – di due rapine a mano armata consumate e quattro tentate tra giugno 2018 e maggio 2019.

Il modus operandi

L’attività investigativa aveva richiesto l’impiego di tecniche di polizia giudiziaria tradizionale e di tecnologie all’avanguardia, che ha permesso di ricostruire nei dettagli il modus operandi della banda, operante nel Nord Italia. Il sodalizio criminale pianificava le operazioni nei dettagli, con sopraluoghi e studio delle abitudini delle vittime, procedendo all’irruzione appena le vittime uscivano di casa, dopodiché, sotto la minaccia delle armi, le costringevano a rientrare all’interno delle abitazioni e a consegnare denaro e preziosi.

I quattro agivano sempre con il volto coperto e si dimostravano molto aggressivi, freddi e determinati, utilizzando per gli spostamenti auto di grossa cilindrata e gestendo abitazioni utili come centri logistici e di rifugio.

I primi quattro arresti

Il 21 maggio 2019, i Carabinieri davano esecuzione al fermo degli albanesi in contemporanea fra Legnano e le zone limitrofe di Casale Monferrato, con l’impiego di 30 militari e, al termine delle formalità di rito, tre di loro venivano associati al carcere di Vercelli mentre il quarto, che si trovava a Legnano, al carcere di Busto Arsizio.

Attualmente, tutti i componenti sono stati condannati e scontano pesanti pene detentive.

Preso dopo un anno di latitanza

Nell’ambito della stessa attività, il 9 gennaio 2021, la polizia albanese, dopo un anno di latitanza, traeva in arresto in Albania il quinto componente scampato alla cattura nella notte del 21 maggio 2019. In seguito alla richiesta della Procura della Repubblica di Vercelli, l’uomo, un 22enne, è stato estradato nella serata del 5 ottobre 2021 e consegnato alla Polizia dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, che l’ha condotto presso la Casa Circondariale di Rebibbia, dove sconterà la sua pena per rapina e tentata rapina in concorso.

L’attività di rintraccio e successiva estradizione verso il nostro paese è stata condotta in collaborazione tra il Servizio per la Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale e il collaterale organo albanese.

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