Sciopero immediato al magazzino Rivalta Spedizioni di Torre Garofoli, di proprietà di Vero Group, annunciato dall‘Adl Cobas “in risposta a un’escalation di comportamenti inaccettabili e profondamente antisindacali”.
Lo sciopero
Lo sciopero è stato indetto dal sindacato in seguito ad un “episodio di gravità inaudita”. Secondo quanto riportato dal sindacato, la proprietà avrebbe tentato di convincere delegati e iscritti ad abbandonare Adl Cobas per passare alla Uil.
“L’offerta, una palese provocazione, includeva promesse di maggiori guadagni e la possibilità di ricevere un preavviso sui test antidroga. – spiega ancora l’Adl Cobas – È evidente che la proprietà ha cercato di indirizzare i lavoratori verso chi, invece di difendere davvero gli interessi di chi lavora, preferisce accomodarsi e chiudere gli occhi. Le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto a un sindacato libero, indipendente, che non si pieghi alle pressioni padronali e che non accetti compromessi sulla pelle di chi ogni giorno produce ricchezza. Non accetteremo che il nostro sindacato venga attaccato in questo modo ignobile. Non permetteremo che l’intimidazione e la corruzione diventino la norma”.
Il sindacato ha ribadito pertanto le proprie richieste, che riguardano: la rimozione immediata della capo magazzino “responsabile di questa operazione antisindacale”, con “una netta e pubblica presa di distanza del committente dal comportamento indegno del fornitore”, e la chiusura della trattativa di secondo livello con cui rivendica un aumento del ticket di 3 euro e un premio di Natale di 500 euro.
“Ai tentativi di Vero Group di farci apparire ‘pretestuosi e minacciosi’ rispondiamo che stiamo esercitando il diritto costituzionale di sciopero e che non prenderemo lezioni da chi prova a corrompere i lavoratori violando la legge. – conclude il sindacato – La nostra forza è la nostra unità, la libertà sindacale non si vende!”.