Si fanno consegnare i mobili, poi saldano con... minacce e coltelli

Si sono fatti consegnare due set da giardino a casa, ma poi hanno saldato con... minacce e coltelli. Rintracciati e denunciati una donna di 34 anni e un uomo di 40 anni, residenti in provincia di Pavia.

Coppia denunciata

Al termine di approfondite indagini, avviate in seguito alla denuncia presentata da un commerciante del Monferrino, i Carabinieri della Stazione di Ticineto (AL) hanno denunciato in stato di libertà, per rapina impropria in concorso, una 34enne ed un 40enne della provincia di Pavia, entrambi con precedenti di polizia.

La consegna dei mobili da giardino

La rapina si sarebbe consumata all’inizio del mese di maggio, dopo che il titolare della ditta monferrina metteva in vendita sul suo profilo Facebook due set da giardino per il valore di circa 800 euro. Il commerciante è stato contattato dalla donna che ordinava i due set e chiedeva che venissero consegnati presso la propria abitazione di Gambolò.

Come da accordi, il commerciante si è recato presso l’indirizzo segnalato, dove ad attenderlo c’era la 34enne. La merce è stata scaricata all’interno della proprietà e subito dopo sono arrivate una decina di persone tra uomini, donne e bambini che hanno iniziato ad aprire i pacchi e a sedersi sui divani.

Il "non" pagamento

Ultimata l’attività di scarico dei set da giardino, il commerciante è stato invitato all’interno di una stanza di fronte all’abitazione principale per essere pagato. Appena entrato, la 34enne si è fatta accompagnare da 5 donne che hanno chiuso la porta. Nel frattempo, nella stanza si è presentato anche il 40enne. Ad un certo punto, sia l’uomo che la donna hanno impugnato dei grossi coltelli e minacciato il commerciante, intimandogli di andare via e dicendogli che non l’avrebbero pagato. Il commerciante, viste le pesanti minacce, si è visto costretto a lasciare l’abitazione senza essere pagato.

Rintracciati e denunciati

Dagli accertamenti effettuati si è risaliti all’identità dei due principali autori della rapina, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

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