Sostanze chimiche Solvay nelle acque, nessuna decisione sulla produzione di C604
Sostanze chimiche Solvay nelle acque, rinviata la decisione sulla produzione di C604 per l'azienda di Spinetta Marengo.
Proteste ambientaliste
Nella mattinata di ieri, martedì 23 giugno 2020, molte associazioni ambientaliste si sono ritrovate davanti alla Provincia di Alessandria mentre era in corso la Conferenza dei Servizi che stava decidendo se permettere l’allargamento della produzione di PFAS C6O4 alla Solvay Solexis.
Nessuna decisione sulla produzione di C604
L'azienda di Spinetta Marengo però non è stata in grado di fornire garanzie sull’efficacia della barriera idraulica progettata per garantire che il C604, la sostanza chimica rinvenuta nei mesi scorsi nel sistema idrico locale, non finisca di nuovo nella falda. La Conferenza dei Servizi, tenutasi all’Assessorato Ambiente della Provincia di Alessandria, ha infine rinviato la decisione per l’Autorizzazione Integrale Ambientale per l’estensione della produzione di i PFAS C6O4 alla Solvay Solexis: l'azienda avrà due mesi di tempo per garantire la sicurezza della produzione.
Gli antefatti
Tracce della sostanza chimica erano state rinvenute in campioni di acqua prelevati nelle ultime settimane dello scorso anno. La settimana scorsa Amag aveva confermato che la percentuale di sostanza rinvenuta non si può definire inquinante per legge: «È stata riscontrata la presenza di due PFAS, il C6O4 ad una concentrazione di 0,26 microgrammi per litro e il PFOA ad una concentrazione di 0,04 microgrammi per litro, nelle acque del pozzo che alimenta l'acquedotto del Comune Montecastello ad Alessandria. Il pozzo ubicato in sponda sinistra del fiume Tanaro emunge le acque dalla falda superficiale della piana alluvionale e la immette in rete dopo un trattamento di potabilizzazione. I campioni sono stati prelevati nel novembre scorso, al tempo dell'alluvione. Le analisi sono state inviate poco prima che scoppiasse l'emergenza Covid».