Situazione fuori controllo

Sull'Appennino alessandrino vivono almeno dieci branchi di lupi

Il monito di Coldiretti Alessandria: "Numeri fuori controllo. Se non si prendono provvedimenti, rischio per la sicurezza e per l'equilibrio ecologico"

Sull'Appennino alessandrino vivono almeno dieci branchi di lupi
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Secondo quanto reso noto dall'Ente di gestione delle Aree protette dell'Appennino piemontese, nel territorio montano alessandrino vivono almeno dieci branchi di lupi. Una situazione completamente fuori controllo, avverte Coldiretti Alessandria, anche andando a guardare al più ampio panorama regionale.

"Serve urgentemente un nuovo Piano Lupo. Se non si prendono provvedimenti immediati, si metteranno sempre più a rischio la sicurezza dei cittadini e l'equilibrio ecologico".

I lupi scorrazzano per il Piemonte

La situazione relativa alla presenza del lupo sul territorio piemontese ha raggiunto ormai il grado di saturazione, tanto che dei 46 branchi e delle 5 coppie nell’arco dell’intera popolazione alpina censita, secondo i dati di Life WolfAlps, in Piemonte si registrano 33 branchi e 2 coppie.

A fronte di una ricognizione più recente, si stimerebbe una popolazione compresa tra i 450 ed i 500 lupi quando in tutta la Francia sono complessivamente circa 550. A livello nazionale, la popolazione di lupi ospitata è ragguardevole: circa il 10% rispetto al livello europeo.

Dieci branchi vivono nell'alessandrino

Sull’Appennino alessandrino sono almeno dieci i branchi di lupi (dato reso noto dall’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese facendo il quadro dei risultati del monitoraggio standardizzato del lupo 2018-2020 per il territorio della provincia di Alessandria): un numero in crescita che mette al centro dell’attenzione non soltanto la sicurezza del bestiame, ma anche la tutela dell’incolumità di chi vive le montagne e le colline, con il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota.

Il monito di Coldiretti: "Serve un nuovo Piano Lupo"

Grande preoccupazione da parte del Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo su una situazione ormai arrivata al limite:

"Dopo aver raggiunto la soglia dell’estinzione negli anni ’70, la popolazione del lupo ora è in rapida espansione al punto da mettere a rischio il motivo stesso per cui la sua presenza è importante: mantenere la biodiversità. Con questi numeri, che provocano una situazione davvero al limite, si mette, infatti, a rischio la funzionalità degli ecosistemi provocando un disequilibrio ecologico".

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I dati sulla presenza dei branchi di lupi nel territorio alessandrino e non solo, pongono al centro la necessità di elaborare un nuovo "Piano Lupo", perché in gioco non c'è soltanto la sicurezza del bestiame e del lavoro agricolo, ma anche la tutela dell'incolumità dei cittadini:

"Serve urgentemente, quindi, un nuovo Piano Lupo basato su un modello di gestione innovativo per questo è necessario proseguire con il lavoro avviato dal vicepresidente regionale, Fabio Carosso, in sede della Conferenza Stato-Regioni, in sintonia con quanto stanno già facendo i Paesi confinanti, come la Francia. Inoltre, è urgente emanare una chiara normativa rispetto alla gestione e definizione degli ibridi che provocano ingenti danni essendo, oltretutto, molto più numerosi dei lupi, e che, però, vanno affrontati con specifiche ed adeguate misure. Ricordiamo che è in gioco, non soltanto la sicurezza del bestiame ed il lavoro agricolo, ma anche la tutela dell’incolumità di chi vive le nostre montagne e le nostre colline, con il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota tanto che i lupi sono ormai arrivati alle porte delle città".

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