Cittadini e mondo politico condannano lo sfregio alla Benedicta
Isral: "L’esempio e la memoria dei partigiani uccisi o deportati non teme lo sfregio dell’ignoranza e del fanatismo"
Le reazioni all'atto vandalico alla Benedicta dove un cartello illustrativo è stato imbrattato con il disegno di una svastica.
Lo sfregio alla Benedicta
Condanna unanime delle istituzioni e della popolazione nei confronti di chi ha, in modo vile, sfregiato il Sacrario dei Martiri della Benedicta, luogo simbolo della Resistenza a Capanne di Marcarolo, a Bosio. Ignoti, com’è noto, hanno danneggiato un pannello informativo, imbrattandolo con il disegno di una svastica. E’ successo nel Giorno del Ricordo.
Servizio di Ketti Porceddu
Il commento di Cirio e Bussalino
Il commento del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l'assessore alla Sicurezza e agli Enti locali Enrico Bussalino:
"Esprimiamo la più ferma condanna per l’atto vile e offensivo compiuto ai danni del Sacrario della Benedicta, luogo simbolo della memoria storica e del sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia nel nostro Paese. L’imbrattamento del cartello con una svastica rappresenta non solo un oltraggio alla memoria delle vittime del nazifascismo, ma anche un attacco ai valori fondamentali su cui si fonda la nostra Repubblica.
Oggi è il Giorno del Ricordo, una data che, unita al Giorno della Memoria e al 25 Aprile, dovrebbe rappresentare un momento di riflessione collettiva, capace di unire tutti gli italiani nel ricordo delle tragedie passate e nel rafforzamento dei valori di libertà.
La Regione Piemonte ribadisce il proprio impegno nella tutela e valorizzazione dei luoghi della memoria, promuovendo iniziative educative e culturali volte a diffondere la conoscenza della nostra storia e a contrastare ogni forma di revisionismo e intolleranza. Invitiamo le autorità competenti a fare piena luce sull'accaduto, affinché simili gesti non restino impuniti e si rafforzi la consapevolezza collettiva dell'importanza di preservare la memoria storica per le future generazioni".
La reazione dell'Isral (Istituto storico della Resistenza)
"È passato poco più di un anno da quando croci uncinate sono comparse sui muri delle case di Bosio, in una terra che ha lottato per la Resistenza al fascismo e al nazismo. Ora la stessa croce imbratta l’indicazione stradale verso il Sacrario della Benedicta. L’Isral alla condanna unisce la sua vicinanza e solidarietà all’Associazione Memoria della Benedicta, al comune di Bosio, e alla comunità. L’esempio e la memoria dei partigiani uccisi o deportati non teme lo sfregio dell’ignoranza e del fanatismo.
Come Istituto continueremo a lavorare e a interrogarci, a riflettere con i cittadini e con la scuola, a combattere i fantasmi che hanno percorso l’Italia e l’Europa nel secolo scorso e che sono stati combattuti con il sacrificio di tanti. Ci uniamo all’Associazione Memoria della Benedicta nel chiedere attenzione e vigilanza per individuare al più presto il o gli autori dello sfregio".
Lega: "Un oltraggio alla nostra memoria condivisa"
Anche il capogruppo della Lega alla Camera, l'on. Riccardo Molinari, si è espresso in merito a quanto accaduto questo fine settimana presso uno dei maggiori simboli della Resistenza in provincia di Alessandria:
“Il Sacrario della Benedicta rappresenta un momento fondamentale della storia del nostro territorio e del nostro Paese, è un simbolo di memoria condivisa, e di valori su cui si fonda la nostra Repubblica. Imbrattarne la segnaletica con una svastica è un oltraggio, un atto demenziale e irrispettoso che mi auguro possa essere punito adeguatamente. Soprattutto, è necessario far comprendere ad ogni generazione che il ricordo rispettoso del nostro passato è essenziale per poter vivere in maniera piena e consapevole il presente, e costruire il futuro.
La Lega si è ispirata sin dalla sua fondazione a valori di libertà, democrazia, antifascismo, autonomia. I caduti della guerra di Liberazione, come le vittime delle Foibe che venivano ricordate proprio ieri, sono figure non solo da rispettare, ma da onorare per ciò che hanno dovuto subire, e per ciò che rappresentano per la nostra Repubblica. Sono certo che le forze dell'ordine faranno piena luce su quanto accaduto nei giorni scorsi alla Benedicta, e una volta individuati i responsabili li consegneranno alla Giustizia”.
Il commento di Fornaro
La nota di Federico Fornaro, deputato del Partito Democratico:
“Lo sfregio perpetrato nei giorni scorsi alla memoria della Benedicta è inaccettabile ed è figlio dei tempi bui che stiamo vivendo.
Quei ragazzi che hanno dato la vita per la nostra libertà nella primavera di sangue del 1944 restano ancora oggi un esempio e un faro democratico contro il diffondersi di gesti di stampo neofascista e neonazista che devono essere condannati da tutta la nostra comunità e dalle istituzioni repubblicane”.