OPERAZIONE KITCHEN

Traffico di “coca” da 2,5 milioni all’anno: emesse 35 misure cautelari VIDEO

Dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

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Come riporta primaBrescia.it, dalle prime ore dell’alba è scattata l’operazione “Kitchen” coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia con la collaborazione, nella fase esecutiva, delle Squadre Mobili di Alessandria, Como, Monza e Brianza, Pavia, Ferrara e Verona nonché con la collaborazione delle Polizie del Belgio, Albania, Germania, Spagna e Romania, coordinate dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, per l’esecuzione di 35 misure cautelari emesse dall’Autorità giudiziaria di Brescia.

Le richieste sono state emesse nei confronti di un gruppo di persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni dolose, rapina, detenzione e cessione di armi.

Una della basi del sodalizio a Rovato

Le indagini, inizialmente dirette nei confronti di un gruppo di magrebini dediti allo spaccio di rilevanti quantitativi di hashish, hanno poi riguardato un sodalizio albanese, che importava dall’Olanda cocaina, rifornendo numerosi clienti, tra i quali uno storico trafficante bresciano.

L'attività investigativa ha permesso di evidenziare un gruppo composto da quattro cittadini albanesi e da una cittadina romena che si rendeva responsabile dell’importazione in Italia dall’Olanda di cospicui quantitativi di cocaina, stupefacente che poi veniva ceduto a vari acquirenti tra cui il più importante è risultato essere G. M.

Questo gruppo nascondeva lo stupefacente nel sottotetto di una lavanderia, all’interno di una corte di pertinenza dell’abitazione, situata nel comune di Rovato (BS).

A seguito dell’arresto eseguito dalla Squadra Mobile di Brescia il 28 marzo 2018 di Z. S, ritenuto il promotore dell’organizzazione e di M.E., suo bracco destrotrovati in possesso di 3 Kg di cocaina, celati nel predetto imbosco, è rimasta la compagna G. A. che cercava di fronteggiare il difficile momento, impartendo ordini agli altri sodali.

A questo punto è emersa la figura di uno dei maggiori acquirenti di cocaina del gruppo di cittadini albanesi, individuato nell’italiano G.M., già salito agli onori della cronaca per una precedente condanna a 10 anni. Questi, dopo che il canale di rifornimento di cocaina si era interrotto, era riuscito a trovare nei due cittadini albanesi P.H. e E.B. i nuovi suoi fornitori dello stupefacente.

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