Un alessandrino su due pagherebbe pur di essere vaccinato
Un dato che emerge da un sondaggio Coldiretti sull’atteggiamento dei cittadini verso la vaccinazione e che mostra come sia forte il timore del virus.
Un dato che risponde alla domanda su quale tipo di atteggiamento abbiano gli alessandrini nei confronti della vaccinazione anti-Covid. La risposta è chiara: un cittadino su due pagherebbe pur di essere vaccinato. Dal sondaggio di Coldiretti Alessandria emerge quindi che il timore del virus e la priorità di mettersi in sicurezza è più forte delle varie incertezze che riguardano le dosi del vaccino.
Sondaggio di Coldiretti Alessandria
Questo è il quadro che emerge da un sondaggio di Coldiretti Alessandria sull’atteggiamento dei cittadini verso la vaccinazione: un cittadino su due sarebbe disposto a pagare pur di essere vaccinato. Un dato che evidenzia come sia forte il timore del virus e la priorità di mettersi in sicurezza.
Praticamente un alessandrino su due (47%) sarebbe disposto a pagare per avere il vaccino, anche per superare i ritardi nella campagna di immunizzazione del Paese e i problemi emersi nell’individuazione delle categorie da mettere in sicurezza. La rilevazione effettuata da Coldiretti Alessandria ha inoltre riportato quanto segue:
- Un 20% di cittadini è pronto a pagare fino a 50 euro per un vaccino,
- Un altro 17% arriverebbe fino a 100 euro,
- Un 4% pronto a superare i 500 euro,
- Un 3% che si spingerebbe fino a 5mila euro,
- Un altro 3% che, tutt’altro che no vax, metterebbe sul piatto della bilancio una cifra addirittura superiore.
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"Grande timore verso il Covid-19"
Alla luce dei dati raccolti, il Presidente e il Direttore di Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco e Roberto Rampazzo, commentano in questo modo quanto è emerso:
"Un dato che evidenzia come sia forte il timore del virus e la voglia di mettersi quanto prima in sicurezza, magari senza attendere il turno della propria categoria di appartenenza, anticipando l’obiettivo dell’immunità di gregge di almeno l’80% della popolazione che verrà raggiunto a settembre secondo quanto dichiarato dal commissario straordinario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo. La battaglia contro il virus è ora la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni".