Promuovono un cambiamento positivo le sei realtà candidate alla edizione 2024 del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”.
Il “Premio Luisa Minazzi”
Chiude domenica il voto popolare per la 15° edizione del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, che vede sei candidati contendersi il riconoscimento, che verrà poi consegnato venerdì prossimo alle 17, in Comune a Casale Monferrato.
Filo conduttore del premio dedicato a quest’attivista ecologista casalese scomparsa a causa dell’esposizione all’amianto, sono i valori che costituiscono il nucleo della “virtù civica”: la solidarietà, l’impegno civico, la tutela della legalità e dell’ambiente. Le realtà candidate – che si possono votare sul sito www.premioluisaminazzi.it dove le storie dei protagonisti sono raccontate – promuovono un cambiamento positivo.
I candidati di questa edizione sono: Acs/Gazaweb, che opera in vari paesi, è incentrata su sviluppo sostenibile, abbattimento delle diseguaglianze, equità di genere, “GazaWeb” è nato per attivare sistemi di comunicazione stabile a Gaza; Fiorella Belpoggi, biologa, emerita direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna fondato nell’87 dal professor Maltoni, oncologo di fama mondiale; Giovanni Chimienti, biologo marino, ricercatore in Ecologia all’Università di Bari e “National Geographic explorer”; Igor D’India, videomaker specializzato in spedizioni avventurose e tematiche ambientali che ha documentato la presenza di grandi quantità di rifiuti sui fondali dello Stretto di Messina; Cecilia Di Lieto, redattrice di Radio Popolare e conduttrice di “Considera l’armadillo, noi e altri animali”; Giuseppe Giovì Monteleone, sindaco di Carini (Pa) che si è battuto per le demolizioni delle ville abusive che hanno dato il via al risanamento della fascia costiera.
Il premio è promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (AL), all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e alla Città di Casale.