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Domani l'anteprima del Monfrà Jazz Fest tra jazz, arte sacra e spiritualità

Il Monfrà Jazz Fest 2025 apre la sua ottava edizione con “Il Moncalvo detto in Jazz” in programma venerdì 6 giugno

Domani l'anteprima del Monfrà Jazz Fest tra jazz, arte sacra e spiritualità
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In occasione della Lunga Notte delle Chiese 2025, il Monfrà Jazz Fest apre l’ottava edizione con un’anteprima diffusa che unisce jazz, arte sacra e spiritualità, in attesa di una dieci giorni no stop dal 19 al 29 giugno con tanti big, tra cui Raphael Gualazzi.

L'anteprima del Monfrà Jazz Fest

Il Monfrà Jazz Fest 2025 apre la sua ottava edizione con “Il Moncalvo detto in Jazz” in programma venerdì 6 giugno. Una serata speciale che rientra nella Lunga Notte delle Chiese della Diocesi di Casale Monferrato, giunta alla sua 10ª edizione.
Tre chiese del Monferrato – a Moncalvo, Casorzo e Sala Monferrato – diventano spazi vivi di musica e contemplazione, dove il jazz si intreccia con l’arte sacra per rendere omaggio ai 400 anni dalla morte di Guglielmo Caccia, massimo esponente della pittura italiana della Controriforma, conosciuto come il Moncalvo. La sua arte, riconoscibile per la gentilezza del tratto e dei colori, si riflette nel tono intimo e poetico della serata.

Il tema 2025 della Lunga Notte delle Chiese è “Abbracciami”, ispirato alla parabola del Figliol Prodigo (Lc 15,11-32). È un invito a camminare insieme come pellegrini, a ritrovare casa, luce e speranza in mezzo al caos. Lo stesso spirito guida il tema del Monfrà Jazz Fest 2025, “Semi di Jazz: Fughe e Ritorni”: è il jazz che migra, si contamina, si reinventa, come un seme che vola lontano per poi mettere radici. Come un abbraccio che riconnette ciò che era distante.

I concerti jazz si alterneranno a visite guidate, riflessioni, piccoli momenti conviviali, creando un percorso multisensoriale, umano e spirituale.
In questa serata speciale, la musica jazz – libera, fluida, imprevedibile – incontra i codici rigorosi e armonici della pittura controriformata in un inedito progetto poetico: Contro-Riforma in jazz. La pittura della Controriforma, di cui Guglielmo Caccia – il Moncalvo – fu uno dei massimi interpreti, è fatta di canoni precisi, simboli codificati, composizioni ordinate.

I musicisti protagonisti saranno Leonardo Barbieriato (contrabbasso, synth ed elettronica), Ludovico Cucchetti (pianoforte), Gabriele Guglielmi (voce), Paolo Maggiora (pianoforte).

Programma:

  • MONCALVO – Chiesa di San Francesco
    19.00 – Merenda sinoria del Caccia
    19.15 – Visita guidata
    20.15 – Concerto: Ludovico Cucchetti
  • CASORZO – Chiesa di San Vincenzo
    20.30 – Visita guidata
    21.30 – Concerto: Leonardo Barbierato
    A seguire: caffè e digestivo
  • SALA MONFERRATO – Chiesa Parrocchiale
    22.00 – Visita guidata
    22.45 – Concerto: Gabriele Guglielmi e Paolo Maggiora
    A seguire: torta e brindisi finale

“Il Moncalvo detto in Jazz è un’anteprima che non si limita a essere un evento musicale: è un pellegrinaggio tra linguaggi e visioni, dove ogni suono e ogni spazio raccontano di ritorni, riconciliazioni e nuove possibilità. In questa serata, tutto si tiene: l’arte del passato, la musica del presente, il desiderio eterno di ritorno, di rinascita, di bellezza. E il Monferrato diventa casa, suono, visione condivisa.” — commenta Ima Ganora, direttore artistico del festival

L’evento è promosso dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato, in collaborazione con le Parrocchie di Moncalvo, Casorzo e Sala Monferrato e l’Associazione Antipodes. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti.

Il cartellone completo è disponibile sul sito www.monjazzfest.it e comprende sia eventi a ingresso gratuito che concerti a pagamento.
Prevendite già attive al seguente link.

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