Il vignettista Mario Bortolato morto a 92 anni

Storico vignettista della Settimana Enigmistica.

Il vignettista Mario Bortolato morto a 92 anni
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Mario Bortolato morto a 92 anni ad Alessandria storico vignettista per oltre trent'anni della Settimana Enigmistica.

Autore delle "Ultime Parole Famose"

Mario Bortolato è morto nella notte fra venerdì e sabato 19 gennaio 2019, all'età di 92 anni, nella sua casa di Alessandria.
Nato a Salzano in provincia di Venezia, si era trasferito prima a Voghera poi stabilito ad Alessandria  in Piemonte nel 1953, storico vignettista della Settimana Enigmistica, conosciuto da tutti con l'abbreviazione “Bort”, ha firmato per oltre trent’anni “Le ultime parole famose”, la vignetta nella penultima pagina, in basso a destra, con un titolo poi diventato di uso comune nei discorsi degli italiani.

Laureato in Giurisprudenza, aveva esordito negli anni Cinquanta sul periodico satirico Marc’Aurelio. Bort ha disegnato anche per Grazia, Gioia, Candido e la Domenica del Corriere.

Disegnare vignette, per Bortolato, non era l’attività principale ma il suo vero lavoro era quello di impiegato nell’ufficio parastatale dei Contributi Agricoli Unificati, che svolse in Alessandria dalla metà degli anni ’50.

I funerali di Mario Bortolato

I funerali di Mario Bortolato, in arte “Bort”, si terranno lunedì 21 gennaio 2019 nella parrocchia San Giovanni Evangelista al quartiere Cristo di Alessandria.

Curiosità

La sua ultima vignetta per la famosa rubrica è stata disegnata nel 2013, ma la redazione della ‘Settimana Enigmistica’ aveva una scorta di vignette che gli ha permesso di pubblicare i disegni di "Bort" per molti anni ancora.  Il 29 dicembre 2016 usciva la tua ultima vignetta sulla Settimana.

Il 4 aprile 2017 aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, per salvare la storica fabbrica di cappelli, per la quale aveva realizzato alcune tavole.

Borsalino ed Alessandria

Bortalato inaugurazione mostra per salvare il cappellificio #saveBorsalino
Bortalato il 4 aprile 2017 aveva aderito con entusiasmo alla campagna per salvare il cappellificio #saveBorsalino

Borsalino Giuseppe e Fratello è un'azienda manufatturiera italiana la cui fondazione risale al 1857 con sede ad Alessandria. Al suo fondatore, Giuseppe Borsalino, si deve la creazione di un particolare modello di cappello in feltro che per antonomasia ha preso il nome di borsalino.

La dinastia imprenditoriale dei Borsalino contribuì alla realizzazione di importanti opere per la città di Alessandria, quali l'acquedotto, la rete fognaria, l'ospedale civile, il sanatorio e la casa di riposo. L'ex palazzina degli uffici della storica sede dell’azienda, in corso 100 Cannoni, ospita oggi l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e il Museo del Cappello Borsalino.

Nel 2016 la regista indipendente Enrica Viola ha dedicato un documentario al rapporto fra Borsalino e Alessandria, Borsalino City che è stato presentato ai festival cinematografici di Torino, Barcellona e Melbourne.

 

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