La mostra

Parte da Rivalta Bormida la mostra “I francobolli dei patrioti della valle Bormida”

La mostra sarà ospitata in altri sei Comuni alessandrini: Castellazzo Bormida, Castelspina, Sezzadio, Castelnuovo Bormida, Strevi e Cassine

Parte da Rivalta Bormida la mostra “I francobolli dei patrioti della valle Bormida”

La storia di sette Comuni alessandrini e di una parte meno conosciuta della Resistenza, raccontata in una mostra promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e dal Polo del ’900 e, in collaborazione con Anpi Alessandria, Anpi Torino e il Centro italiano di Filatelia della Resistenza e Storia contemporanea.

I francobolli dei patrioti

È stata presentata questa mattina, al Polo del ‘900 a Torino, la mostra filatelica “I francobolli dei Patrioti della Valle Bormida”. Si tratta di una mostra itinerante, che verrà inaugurata venerdì 7 novembre a Rivalta Bormida, curata dal bibliotecario dell’Anpi Fabrizio Marzi e che ricostruisce la storia di sette comuni alessandrini che, tra il 1944 e il 1945, stamparono clandestinamente una serie di francobolli con l’intestazione “CLN Patrioti Valle Bormida”, alternativi a quelli della Repubblica Sociale Italiana.

I francobolli, simbolo di una Resistenza e una rinascita civile e di una comunicazione libera, vennero stampati in modo rudimentale in una tipografia di Castelnuovo Bormida e recavano l’immagine della Vittoria Alata e del Perseo del Cellini. Il 26 aprile del 1945 il CLN di Castelnuovo Bormida emanò il decreto in cui si dichiaravano fuori corso i francobolli della RSI e i francobolli dei Patrioti della Valle Bormida entrarono nel corrente uso locale.
Attraverso i documenti e le testimonianze vengono raccontate storie di stampa clandestina, di artigiani e intellettuali che, rischiando la vita, costruirono una rete di comunicazione alternativa. “La Resistenza non è stata solo combattuta con le armi, ma anche con le parole, i simboli, i fogli di carta. E i francobolli dei patrioti della Valle Bormida ne sono un esempio luminoso”, dichiara Roberto Rossi, presidente provinciale Anpi Alessandria.

La locandina della mostra

“Questa storia racconta una Resistenza diversa, civile e profondamente radicata nel territorio. – spiega il vicepresidente del Consiglio e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, Domenico Ravetti – In valle Bormida la memoria non si esprime solo con le armi, ma con l’intelligenza, con l’ingegno, con la volontà di ricostruire. Quei sette Comuni, attraverso i francobolli, immaginarono già un’Italia nuova: un Paese che ripartisse dalla legalità, dalla cultura e dalla speranza. È anche un modo per ricordare figure come Francesco Poggio, intellettuale che scelse la via della parola e della libertà invece della violenza. Questa mostra è un atto di restituzione storica, che riconsegna dignità alle storie di pianura, spesso dimenticate, ma fondamentali per capire la vera geografia della Resistenza piemontese. Preservare queste memorie significa difendere la Costituzione ogni giorno, e dare alle nuove generazioni la possibilità di innamorarsi, ancora, della libertà.”

Dopo la prima tappa di Rivalta Bormida, la mostra sarà ospitata negli altri sei Comuni alessandrini di Castellazzo Bormida, Castelspina, Sezzadio, Castelnuovo Bormida, Strevi e Cassine.