ALESSANDRIA – Domenica 28 dicembre sarà celebrata solennemente in Cattedrale di Alessandria la chiusura dell’Anno Santo. Il vescovo mons. Gianni Sacchi invita “con viva insistenza” tutte le parrocchie a essere presenti. La Cattedrale e la basilica di Crea sono le due chiese “giubilari” della Diocesi. Ci sono solo ancora pochi giorni per recarvisi in pellegrinaggio e in preghiera per lucrare l’indulgenza legata all’Anno Santo. Anche nel 2026 l’arrivo del nuovo anno sarà poi festeggiato con la musica in Cattedrale. L’ormai tradizionale Concerto di Capodanno sarà proposto il 1 gennaio alle 16, con ingresso libero.
Alessandria, la Diocesi organizza la chiusura dell’Anno Santo e il Concerto di Capodanno
Questa la lettera inviata dal Vescovo alla Diocesi in vista dell’evento del 28 dicembre:
“Carissimi presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli, giunti al termine dell’Anno Santo, desidero rivolgermi a tutte le comunità parrocchiali della diocesi per un invito che nasce dal cuore di padre e di pastore. Domenica 28 dicembre, alle ore 15.30, in Cattedrale, celebreremo solennemente la chiusura dell’Anno Santo, nella festa della Santa Famiglia di Nazareth. Sarà un momento di grazia e di rendimento di grazie, nel quale affideremo al Signore il cammino compiuto e i frutti che lo Spirito ha suscitato. Invito con viva insistenza tutte le parrocchie ad essere presenti, insieme ai propri sacerdoti e diaconi, per manifestare in modo visibile la comunione che ci unisce.
La Cattedrale, Chiesa madre della diocesi, ci raduna come un solo corpo attorno all’Eucaristia e al Vescovo. La Santa Famiglia di Nazareth illumina questo appuntamento: in essa contempliamo una vita quotidiana abitata da Dio, segno di una Chiesa che cresce nella fedeltà, nell’ascolto e nel servizio. La celebrazione di chiusura non è solo un termine, ma un passaggio: dal tempo straordinario del Giubileo all’impegno ordinario di custodirne i frutti nelle nostre comunità e nelle famiglie. Confido in una partecipazione numerosa e convinta anche dei cori parrocchiali per cantare ad una sola voce il “Te Deum” di ringraziamento. La presenza di ciascuno sarà segno eloquente di una Chiesa che cammina unita. Affido questo incontro all’intercessione della Santa Famiglia di Nazareth e vi attendo in Cattedrale, invocando su tutti la benedizione del Signore”.
Il concerto di Capodanno è un evento fortemente voluto dal vescovo mons. Gianni Sacchi e reso possibile anche grazie al contribuito della Città di Casale e che, come in passato, coniugherà la musica a Maria e alla Pace. A Capodanno infatti la Chiesa cattolica celebra la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e la Giornata mondiale della Pace. Per il 2026, papa Leone IX lo scorso agosto ha indicato come tema di riflessione “La pace sia con tutti voi: verso una pace ‘disarmata e disarmante’ ”. Dopo il Concerto, alle 18, il Vescovo presiederà la celebrazione della Messa. Protagonisti del Concerto saranno il Coro e l’orchestra dell’associazione Erato di Novara con le voci soliste di Serena Rubini, soprano, e Romina Boscolo, mezzosoprano, con all’organo Paolo Tarizzo e alla tromba Samuel Perinotto, sotto la direzione di Francesco Iorio.
Il Concerto ha per titolo “Nel nome di Maria: armonie di gioia e di pace per l’anno nuovo”. Il programma prevede l’esecuzione di musiche di Antonio Vivaldi, Alessandro Marcello, Georg Friedrich Handel, Georg Philipp Telemann, John Stanley, Marc-Antoine Charpentier e Johann Strauss. Per il Coro Erato si tratta di un ritorno a Casale: era già stato applaudito protagonista del Concerto di Capodanno del 2023, affiancato dall’Ensemble Le Muse del maestro Andrea Albertini. Il Coro Erato fino al marzo 2018 era il “Coro del civico istituto musicale Brera di Novara” e affonda le sue radici nella tradizione ormai ultracentenaria dell’istituto novarese. “Di organico misto, si dedica prevalentemente ad un repertorio sacro e lirico dei periodi classico e romantico – spiegano i responsabili -. Ha preso parte attiva a spettacoli in Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, e ad importanti manifestazioni organizzate nella città di Novara. Tra le pagine più significative in repertorio: numerose opere liriche soprattutto di tradizione italiana”.