Polemica

Amag Mobilità, sindacati: “Gli impegni presi dal sindaco Abonante erano altri”

“Chiediamo più coerenza, coraggio e responsabilità”

Amag Mobilità, sindacati: “Gli impegni presi dal sindaco Abonante erano altri”
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ALESSANDRIA -Riceviamo e pubblichiamo dalle Segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

Amag Mobilità, i sindacati rispondono al sindaco Abonante

Leggiamo con amarezza il comunicato stampa del Comune, che parla di "piena occupazione per un servizio alla cittadinanza di qualità". Invece, sarebbe più corretto dire: "abbiamo creato precariato", trasformando contratti a tempo indeterminato in contratti a tempo determinato, senza alcuna garanzia, pur avendo a disposizione maggiori risorse economiche. Questo è un vero capolavoro.

Ci viene chiesto perché il nostro comunicato sia stato così duro, eppure la nostra posizione è chiara forse speciosamente incompresa. Nel comunicato precedente, abbiamo raccontato solo in parte ciò che è accaduto. L'Amministrazione decanta di aver ottenuto un risultato da valorizzare grazie all'Agenzia della Mobilità, ma vorremmo sapere quale, dato che l'Agenzia si è limitata a verificare la possibilità di un eventuale ricollocamento in altre aziende del settore sul territorio piemontese, peraltro l’Agenzia lo farebbe solo a tutela dei lavoratori sarà forse che loro hanno capito la gravità della situazione?

Gli impegni presi in precedenza dal Sindaco erano altri. L'intento di quel tavolo di confronto era diverso e ci era stato detto che si voleva verificare se l'Agenzia avesse sollevato dubbi sulla riscrittura della gara. Inoltre, il Sindaco aveva assicurato che gli esuberi sarebbero stati ricollocati all'interno del gruppo AMAG, nel territorio comunale. Oggi, invece, apprendiamo che i lavoratori potrebbero essere ricollocati addirittura nel resto del Piemonte, una follia, ma ciò non è garantito.

Se avessero avuto veramente a cuore gli interessi dei lavoratori, avrebbero accettato un confronto sulla nostra richiesta di clausole sociali, ma ciò non è avvenuto. Siamo consapevoli che il Comune è il committente e che come tale ha l'obbligo di assegnare il servizio e scrivere il bando, però il tanto decantato articolo 12 sulle clausole sociali è generico e non vincolante, ed inoltre fornisce solo delle linee guida, sono i committenti a definire le clausole sociali nel bando e non altri.

I partiti di maggioranza in consiglio comunale (PD e Movimento 5 stelle) hanno contestato a livello nazionale le modifiche del codice degli appalti perché considerate penalizzanti, ma oggi, a livello territoriale, applicano proprio ciò che altrove criticano. Questo è inaccettabile.

Noi come Organizzazioni Sindacali, tra pubblico e privato, gestiamo circa venti cambi di appalto all'anno e in nessuna procedura abbiamo mai trovato una finta clausola sociale simile è vergognoso.

Non dobbiamo dimenticare che i lavoratori subiscono, nel settore sosta e parcheggi, una riduzione dello stipendio mentre nel settore scuolabus oltre alla riduzione dell'orario di lavoro da 39 a 30 ore, che come ovvio si ripercuote anche per loro sullo stipendio, passano da un contratto a tempo indeterminato ad uno a tempo determinato su 10 mesi e come se tutto ciò non bastasse nessuno e ribadiamo nessuno dei lavoratori sopra citati ha la garanzia di essere preso dai nuovi gestori.

Non raccontateci più la favola che scrivere clausole più garantiste per l'occupazione inciderebbe sui costi, e che Voi avete il sacro dovere di tutelare il Comune, basta leggere gli importi economici messi sulla gara degli scuolabus per rendirsi conto che il servizio prima, con le piene tutele economiche e contrattuali per i dipendenti,costava alla comunità decisamente di meno rispetto al prossimo futuro, siamo noi che continuiamo a leggere male e a distorcere la realtà oppure le risorse messe a disposizione per l’aggiudicatario sono aumentate e non diminuite?

Nessuna delle sigle sindacali ha mai sostenuto che non si dovessero fare le gare, ma non possono essere fatte a spese dei lavoratori che, nella migliore delle ipotesi, diventano precari e subiscono una riduzione dello stipendio, qual’ora trovino collocazione e ciò non è così scontato.

Il Comune si dichiara "aperto al dialogo". Ci piacerebbe sapere quale, visto che in un incontro il Sindaco si è alzato e ha abbandonato il tavolo di confronto in Prefettura e in un'altra occasione ha preferito, nonostante il giorno prima avesse preso precisi impegni, andare in televisione piuttosto che confrontarsi con noi in una riunione già calendarizzata!!! O quando abbiamo inviato un testo sulle clausole e qualche giorno dopo è uscito il bando senza alcun confronto, snobbando il nostro documento che tra l’altro avevamo già siglato in altre gare, con altre amministrazioni!!!!!

Non si vorrà mica perpetrare il giochino di fare scorrere il tempo per arrivare al 18 di agosto e cercare così di scaricare su altri responsabilità proprie!!!!! Noi siamo per un confronto serio, vero e costruttivo, non per perdere tempo e non mantenere gli impegni presi.

Non si affronta così il problema reale. Lo abbiamo dimostrato in questi anni, ma non possiamo essere complici nel creare precarietà. Non possiamo esimerci dal tutelare l'occupazione e garantire i salari, siamo coerenti con i nostri principi in tutte le sedi e luoghi.

Noi lo possiamo dire, l’ammistrazione e il sindaco possono dire lo stesso!!!!! Sindaco, Le chiediamo più coerenza, coraggio e responsabilità nei confronti dei lavoratori e dei cittadini, che hanno votato Lei per governare, non i tecnici o i segretari.