Confesercenti: troppe licenze ai centri commerciali

La presidente Manuela Ulandi parla di mmobilismo della politica davanti alla fine del commercio di vicinato

Confesercenti: troppe licenze ai centri commerciali
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Il nuovo supermercato MD che sorgerà sull'area ex economato ad Alessandria è la goccia che fa traboccare il vaso.

Un film triste senza fine

A portare sotto i riflettori la questione, che sta diventando drammatica, è la presidente di Confesercenti Manuela Ulandi.

"Ogni volta che si torna sull'argomento, troviamo una situazione peggiorata. Sembra che nessuno si occupi del settore. A livello politico, intendo. Infatti da troppo tempo si passa da un'Amministrazione all'altra, attribuendo i problemi a quella precedente - dice la Ulandi - ma è un film che non sembra aver fine. Il settore del commercio privato è assediato da tempo. Il Piano Regolatore riguardava una città di 300mila abitanti, oggi siamo in 100mila.  Una sproporzione che si commenta da sola".

Infatti le cifre parlano chiaro,  operativi sul territorio vi sono circa 2300 attività private di piccolo esercizio. Ma interi settori merceologici sono letteralmente al collasso.

"Gli alimentari di vicinato sono praticamemte scomparsi, non parliamo di latterie e drogherie. Chi non può recarsi al supermercato magari perchè anziano, è escluso. Non è più rosea la situazione per quanto riguarda l'abbigliamento. E' stato uno dei settori più penalizzati, quello su cui si risparmia di più" sostiene la presidente.

Concorrenza online spietata

Nota dolente riguarda poi la concorrenza online dove i prodotti sono svenduti. "Non dimentichiamo che poi sono gli stessi marchi che abbassano i prezzi con la vendita in rete, pagando tasse in paradisi fiscali o sottopangando  i lavoratori".

Dilazione per le tasse

In merito alla spinosa questione delle tasse emersa nei rapporto con il Comune alcuni mesi fa, una prima schiarita riguarda il poter dilazionare i pagamenti. Quello che Confesercenti chiede è di effettuarli con gradualità, senza penalizzare la categoria già martoriata. In particolare i commetrcianti chiedono si faccia distinzione tra i furbetti e chi correttamente compie il proprio dovere fiscale

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