Manifattura in crisi in Piemonte tranne che a Cuneo e Alessandria

A trainare in modo positivo le due provincie è l’ottimo andamento del comparto alimentare.

Manifattura in crisi in Piemonte tranne che a Cuneo e Alessandria
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Nel primo trimestre del 2019 la produzione industriale cala dello 0,4%: è quanto emerge dalla 190ª Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera  realizzata da Unioncamere Piemonte insieme a Intesa Sanpaolo e Unicredit, coinvolgendo 1.732 imprese industriali piemontesi.

Il peggioramento non tocca la Granda e l’Alessandrino

Il risultato migliore viene messo a segno da Alessandria (+1,2%), seguita dalla Provincia Granda, che registra una variazione positiva dello 0,8%, grazie all’ottimo andamento del comparto alimentare.

I dati presentati ieri,  lunedì 10 giugno 2019, a Torino evidenziano un peggioramento generalizzato della situazione, che però non tocca le province di Cuneo e Alessandria, uniche due provincie con andamento positivo.

Un peggioramento generalizzato caratterizza l’industria manifatturiera in quasi tutti i suoi comparti di specializzazione. Nei primi tre mesi del 2019 permane positiva solo la performance dell’industria alimentare (+2,4%) e quella dell’industria chimica, petrolifera e delle materie plastiche (+0,9%).
Stazionaria la produzione del comparto del legno e del mobile. Con il segno meno tutti gli altri comparti manifatturieri piemontesi. Le flessioni produttive meno intense appartengono ai metalli (-0,7%), e alle industrie meccaniche (-1,0%).
Cali più di intensità maggiore caratterizzano, invece, l’industria dei mezzi di trasporto (-2,3%), le industrie elettriche ed elettroniche (-2,8%) e la filiera tessile (-5,0%).

Il risultato peggiore è quello di Biella, (-2,3%), in evidente correlazione alla difficoltà del tessile e dell’abbigliamento.

“Piemonte in affanno”

“I dati che presentiamo oggi ci mostrano un Piemonte in affanno, che segna un’ulteriore battuta d’arresto. Guardando i risultati della produzione industriale nel I trimestre 2019 e analizzando il calo dello 0,4%, non possiamo che notare quanto questo coincida con il peggioramento di altri indicatori quali gli ordinativi, il fatturato e il grado di utilizzo degli impianti. Il nord del Piemonte, che non può avvantaggiarsi del buon risultato dell’industria alimentare, soffre proprio nei comparti che lo hanno sempre caratterizzato: mezzi di trasporto, industrie elettriche ed elettroniche e filiera tessile. Solo adottando misure ad hoc e politiche attive che facilitino l’attività delle nostre imprese, garantendo condizioni di insediamento e crescita occupazionale e promuovendo una vera valorizzazione del nostro know-how si potrà rimettere in moto la nostra macchina produttiva” ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Vincenzo Ilotte.

 

VEDI : “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” .

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