Novi Ligure, ex Ilva: l'azienda diserta l'incontro sulla sicurezza
La nota critica dei sindacati

NOVI LIGURE - All'ex Ilva di Novi Ligure è emergenza sicurezza. Si perché la struttura che ha diversi alle spalle diversi anni presenta problemi importanti. Nei giorni scorsi Un gigantesco rotolo d’acciaio che si stacca dal gancio di una gru rotolando per terra senza, fortunatamente, uccidere o ferire nessuni.
Ex Ilva a Novi Ligure, la nota dei sindacati
Solo un caso fortunato ha evitato che l’incidente provocasse feriti o vittime. Pochi giorni prima, due carri ponte sono stati fermati dallo Spresal, il servizio per la prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl. Episodi a distanza ravvicinata che hanno sollecitato da parte dei sindacati la richiesta di un tavolo urgente per fare il punto della situazione sulla sicurezza nello stabilimento ex Ilva di Novi Ligure. E l’incontro in prefettura c’è stato anche se i rappresentanti dell’azienda, seppur invitati, non si sono presentati. Tanto da far scattare le contestazioni da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
Dichiarazione sindacale unitaria:
“A livello sindacale chiaramente non ci fermeremo, monitorando e se necessario, là dove dovessero esserci le condizioni per doverlo fare, segnalando agli enti preposti al controllo sulla sicurezza, altre situazioni di pericolo.
Se un’azienda che occupa 12 mila dipendenti sul suolo nazionale ed è l’acciaieria più importante d’Italia e tra le più importanti in Europa, non investe sulla sicurezza, difficilmente potrà prevedere una prospettiva industriale concreta rispetto a volumi e occupazione. Ad oggi noi non abbiamo ancora avuto contezza di un piano industriale da parte di Acciaierie d’Italia ex Ilva.
Riteniamo che la messa in discussione di 12mila posti di lavoro sul territorio nazionale, dei quali più di 600 in provincia di Alessandria, rappresenti un grosso problema di tenuta sociale. Chiediamo al Governo che si assuma la responsabilità di intervenire sul futuro economico, occupazionale e ambientale di tutti i territori interessati.”
Ex Ilva, le preoccupazioni sui posti di lavoro
L’allarme non è solo sulla sicurezza ma anche sulle prospettive occupazionali del gruppo, oggi controllato da Acciaierie d’Italia: “La messa in discussione di 12 mila posti di lavoro, di cui più di 600 solo a Novi, rappresenta un problema sociale. Chiediamo al governo di intervenire” concludono i sindacati nel comunicato.