ALESSANDRIA E PROVINCIA

Siccità, Coldiretti: "Dalle precipitazioni dipendono le scelte delle aziende agricole"

Molti agricoltori sperano nella pioggia prevista in questi giorni

Siccità, Coldiretti: "Dalle precipitazioni dipendono le scelte delle aziende agricole"
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Ad ascoltare le previsioni e guardare il cielo, anche in provincia di Alessandria, sarebbero in arrivo delle precipitazioni, fondamentali per salvare le semine primaverili di mais, girasole e soia ma anche le coltivazioni in campo messe a rischio dopo un lungo periodo di siccità.

E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria nella speranza di una boccata di ossigeno per le campagne a secco in un 2023 che si classifica fino ad ora al Nord come il più bollente di sempre con una temperatura di 1,44 gradi superiore la media storica.

L'anomalia

L’anomalia riguarda in realtà l’intera Penisola dove la temperatura è stata comunque superiore di 0,76 gradi nei primi due mesi dell’anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800 che evidenzia anche precipitazioni al di sotto della media nel primo bimestre dell’anno, dopo un 2022 in cui è caduta il 30% di pioggia in meno

“Dalle precipitazioni dipendono le scelte delle aziende agricole che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento. Per le semine del riso si stima un taglio di del 15% sul territorio provinciale – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. L’ annunciato ritorno della pioggia è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico. Il risultato è che sono circa 300mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità soprattutto nelle aree del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi 1/3 dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo”.

Dalla disponibilità idrica dipende la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, per questo, di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%.

“Un intervento necessario per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. L’irrigazione, infatti, può fare la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo”.

 

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