Tutela dell'ambiente

Approvata alla Camera la mozione che esclude Alessandria dai territori per il deposito dei rifiuti nucleari

L'On. Riccardo Molinari (Lega), primo firmatario della mozione: "Fatto un grande passo in avanti per tutelare la provincia di Alessandria"

Approvata alla Camera la mozione che esclude Alessandria dai territori per il deposito dei rifiuti nucleari
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E' stata approvata dalla Camera la mozione che ha dato indicazione di escludere il territorio piemontese e della provincia di Alessandria dai possibili siti per il deposito di rifiuti nucleari. L'On. Riccardo Molinari (Lega), primo firmatario della Mozione, dichiara:

"Importante passo in avanti: decisione da prendere senza nessuna imposizione dall’alto, massimo coinvolgimento delle comunità locali. Con l’impegno votato dalla Camera abbiamo fatto un grande passo in avanti per tutelare la provincia di Alessandria".

Mozione approvata alla Camera

“La Mozione Unica sull’individuazione del sito per il Deposito nazionale scorie radioattive, che come Lega abbiamo formulato e contribuito a far approvare alla Camera dei Deputati, rappresenta un significativo passo in avanti in materia, in termini di vincoli e di trasparenza. Per porre rimedio agli errori di metodo del precedente Governo Conte, che aveva desecretato in maniera maldestra documenti riservati, creando caos, paura e legittima preoccupazione sui territori, è oggi assolutamente necessario che il Parlamento dia un indirizzo chiaro su come applicare la normativa che ha dato adito a ingiustizie sui territori”.

Commenta così  l’On. Riccardo Molinari, Presidente del Gruppo Lega alla Camera dei Deputati, l'approvazione di ieri, martedì 13 aprile 2021, a larghissima maggioranza a Montecitorio della Mozione Unica sull’individuazione del sito per il Deposito nazionale scorie radioattive. In quest'ultima si stabilisce anche che:

"La localizzazione definitiva del sito avverrà mediante una procedura di dibattito pubblico che, per legge, è basata su un processo di coinvolgimento dei territori con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione condivisa con le comunità locali attraverso un processo incentrato sui principi dell'informazione, della trasparenza e del coinvolgimento".

La mozione nel dettaglio

Come riportato dallo stesso On. Molinari, la mozione approvata alla Camera afferma che per l'individuazione del sito per il deposito di rifiuti radioattivi dovranno essere escluse le aree nei siti definiti dall'Unesco "Patrimonio dell'umanità", ma anche le aree agricole di pregio e quelle su cui già grava una notevole pressione sul fronte dell’inquinamento ambientale.

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"Rispetto alle 67 aree indicate nella Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) - evidenzia l'onorevole Molinari -, che ben 8 siano in Piemonte, e addirittura 6 in provincia di Alessandria, è un elemento assolutamente anomalo, che rende necessario un approfondito percorso di analisi, per valutare l’impatto sul territorio in termini di salute e sicurezza, ma anche rispetto alle attività economiche esistenti. Anche l’opzione Bosco Marengo, a pochi chilometri in linea d’aria dallo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, appare quanto meno discutibile. Complessivamente, ritengo che le aree alessandrine e piemontesi individuate siano assolutamente inidonee,  e come Lega auspichiamo una riflessione pubblica  e trasparente, con ampio coinvolgimento delle comunità locali.  Non dimentichiamo infatti che nel Deposito saranno definitivamente smaltiti i rifiuti a molto bassa e bassa attività, ossia quelli che nell'arco di 300 anni raggiungeranno un livello di radioattività tale da non rappresentare più un rischio per l'uomo e per l'ambiente. Ma saranno stoccati temporaneamente anche i rifiuti a media e alta attività, ossia quelli che perdono la radioattività in migliaia di anni e che, per essere sistemati definitivamente, richiedono la disponibilità di un deposito geologico".

Esulta la Cia di Alessandria

La Cia di Alessandria è pienamente soddisfatta dell’approvazione a larga maggioranza alla Camera dei Deputati, avvenuta nella serata di ieri, della Mozione Unica sull’individuazione del sito per il Deposito nazionale scorie radioattive, presentata dal primo firmatario Riccardo Molinari, che l’Organizzazione ringrazia.

Secondo la proposta spiegata dall’onorevole alessandrino, dalla localizzazione del luogo dovranno essere escluse le aree nei siti definiti dall'Unesco “Patrimonio dell'umanità”, ma anche le aree agricole di pregio e quelle su cui già grava una notevole pressione sul fronte dell’inquinamento ambientale.

Cia Alessandria, che ha partecipato ad incontri di dibattito pubblico per sostenere le ragioni dell’opposizione alla realizzazione del sito sulla provincia, aveva consegnato un documento congiunto al presidente della Provincia Gianfranco Baldi con gli approfondimenti della sostenibilità agricola in relazione al progetto, dimostrando l’inconvenienza della scelta per il territorio e il suo indotto. Spiega il presidente regionale Cia Piemonte, casalese, Gabriele Carenini:

“L’onorevole Riccardo Molinari, con cui la nostra Organizzazione ha avuto dialogo costante, ha fatto insieme al suo staff un ottimo lavoro nel rivedere i parametri di collocazione. Adesso tocca a tutti i Piemontesi sostenere le ragioni presentate”.

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