Aumento Iva rifiuti, maggioranza: "C’era tempo fino al 2035, farlo adesso è solo una sovrattassa"
Botta e risposta tra maggioranza ed opposizione ad Alessandria sull'aumento dell'iva sulla tassa rifiuti

La maggioranza di centrosinistra in Comune ad Alessandria risponde alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d'Italia, Emanuele Locci, in merito all' aumento dell'iva sullo smaltimento dei rifiuti.
Botta e risposta su aumento iva rifiuti
Prosegue il botta e risposta tra maggioranza ed opposizione ad Alessandria dopo l'annuncio del sindaco Giorgio Abonante a proposito di una previsione di spesa per i cittadini a più di 700 mila euro sul costo del servizio Tari. Ieri, il capogruppo di Fratelli d'Italia, Emanuele Locci, ha risposto alle dichiarazioni del primo cittadino di Alessandria: "Il Sindaco di Alessandria Giorgio Abonante attacca il Governo per l’abolizione dell’iva agevolata sullo smaltimento in discarica, ma omette un dettaglio fondamentale: questa politica è il frutto delle scelte del Governo Conte II, sostenuto dal PD e dal M5S".
"Leggendo le primissime righe delle dichiarazioni di Locci che si svela il suo bluff - controreplica la maggioranza alessandrina-: secondo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, infatti, il Decreto legislativo del 2020 é in linea con la Direttiva Europea 2018/851 e, ammette, che questa impone di abbattere il conferimento in discarica sotto il 10% entro il 2035. Tuttavia, occorre ricordare che siamo nel 2025, pertanto è stata una precisa scelta del Governo Meloni togliere l’agevolazione IVA del 10% qui e ora (non diciamo che portarla al 22% sia un aumento, poi Locci ci rimane male), senza governare il processo e senza preoccuparsi di renderlo graduale da qui a qualche anno".
"Tuttavia, occorre ricordare che siamo nel 2025, pertanto è stata una precisa scelta del Governo Meloni togliere l’agevolazione IVA del 10% qui e ora (non diciamo che portarla al 22% sia un aumento, poi Locci ci rimane male), senza governare il processo e senza preoccuparsi di renderlo graduale da qui a qualche anno. - continua la maggioranza - Tradotto, per i territori come il nostro, ultimo in Piemonte per raccolta differenziata, applicare il principio sacrosanto del ‘chi inquina paga’ non è un incentivo alla differenziata ma una sovrattassa, che, a detta del Consorzio, ammonterà a 715 mila euro in più. È un fatto, come lo è che per ridurre il rifiuto misto serva il porta a porta e la tariffa puntuale; ce lo insegnano le regioni dell’Italia dell’est ed è il percorso che abbiamo intrapreso".
"Aspettiamo il centro destra al nostro fianco nello spiegare alle alessandrine e agli alessandrini gli indubbi vantaggi di questa scelta ma temo che non li troveremo, fino a che non ci sarà da distruggere tutto come hanno fatto per il ciclo della raccolta dei rifiuti nel 2008, con conseguente fallimento di AMIU" - conclude la maggioranza di centrosinistra.