Ambiente

Il sindaco di Castelnuovo Bormida: "Serve azione corale contro di deposito nucleare"

I rilievi dei tecnici contraddicono le caratteristiche di idoneità dei luoghi

Il sindaco di Castelnuovo Bormida: "Serve azione corale contro di deposito nucleare"
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Il Deposito Nazionale delle Scorie Nucleari in provincia di Alessandria non s'ha da fare... Cresce la mobilitazione dopo l'inserimento di ben 5 siti alessandrini nella Carta Nazionale delle Aree Idonee, dove teoricamente si potrebbe realizzare il deposito. Ora è il sindaco di Castelnuovo Bormida Giovanni Roggero a chiedere un'azione corale per escludere il sito AL 13 Castelnuovo Bormida - Sezzadio.

Nella foto il sindaco Roggero.

"La politica locale deve essere unita"

"Nella riunione svoltasi in Provincia il 19 dicembre scorso sui rifiuti nucleari - sottolinea il sindaco - subito dopo la notizia che ha riacceso il dibattito, è emerso che la politica locale deve vedere uniti tutti per un problema che interessa tutti i territori, con Sindaci e Amministratori di maggioranza e opposizione, che da due anni sono già uniti per tutto il territorio della provincia di Alessandria. Non serve quindi che qualcuno tenti di fare il primo della classe solo con il tecnicismo, come emerso nei giorni scorsi dagli articoli dei giornali locali, serve invece un’ azione corale: è la dimensione comunitaria quella più efficace.

"I tecnici hanno evidenziato serie criticità"

"L’amministrazione di Castelnuovo Bormida si è mossa già da due anni circa insieme agli altri Comuni della provincia interessati, coordinandosi, per dare una risposta unitaria, supportata sempre dall’Amministrazione Provinciale di Alessandria che ha supervisionato tutte le attività. Il lavoro svolto dai vari tecnici incaricati ha evidenziato grandi criticità rispetto ai criteri di valutazione espressi dalla Sogin

Chiediamo fortemente, insieme ai colleghi Sindaci del territorio, che non cali il dibattito e quindi faremo chiedere al Presidente della Provincia, all’Assessore Regionale e al Ministro di tenere desta l’attenzione e magari programmare entro gennaio, subito dopo le feste natalizie, un ulteriore momento di riflessione generale territoriale dove si affrontino le varie sfaccettature di una problematica molto importante per tutti i cittadini. E’ così importante la decisione in corso d’opera perchè riguarderà i prossimi 300/400 anni del nostro pianeta e quindi dei nostri pronipoti che abiteranno ancora le nostre terre".

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