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Insulti omofobi sul profilo Facebook di Alessio Butti:"Non sono io, mi hanno hackerato il profilo"

Nessuna solidarietà dal partito che non crede all'attacco hacker

Insulti omofobi sul profilo Facebook di Alessio Butti:"Non sono io, mi hanno hackerato il profilo"
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Un paio di giorni fa, proprio quando si celebrava il Pride ad Alessandria Alessio Butti, commissario di Fratelli d’Italia a Novi Ligure, veniva sollevato da ogni incarico a causa di alcuni insulti omofobi comparsi sul suo profilo social.

Il post incriminato

Nel post incriminato ora cancellato dal suo profilo (ma ormai ampiamente diffuso in rete) si leggeva:

Non sono minimamente sensibile alle menate lgbt e agli appelli contro l’omofobia e altre amenità che una certa cultura vuole imporci. I pederasti possono sgranare rosari a raffica, ottenere anche valanghe di voti, ma restano dei reietti da cui girare alla larga, per il loro stile di vita e per l’intima malvagità di cui questo genere di persone sono capaci

"Mi hanno hackerato il profilo"

Di fronte a queste parole, che hanno scatenato una bufera proprio all'interno del suo stesso partito, il commissario ha dichiarato di aver subito un attacco hacker.

Un'autodifesa che non ha sortito il minimo effetto. Immediata infatti è stata la condanna dell’ex candidato sindaco di Novi Ligure, Giacomo Perocchio, ora alleato di Fratelli d’Italia, che sempre su Facebook ha definito le parole di Butti "ignobili" dichiarando:

Parole ignobili dalle quali prendere le distanze.

A prescindere dalle idee politiche e dalle differenti posizioni su alcuni temi esistono limiti che non si possono superare, a meno che non si sia nostalgici di regimi della prima metà del secolo scorso che per fortuna non esistono più.
Condivido la presa di posizione dei vertici provinciali di Fratelli d’Italia.

 

Concorda in pieno il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto che chiede una presa di distanza da parte di Giorgia Meloni e dalla Ministra delle pari opportunità, Eugenia Roccella:

Parole inaccettabili e indegne di un paese civile

 

 

 

 

Il motivo per cui nessuno sembra credere all'attacco hacker risiederebbe in una propensione del politico a lasciarsi andare a post del tutto simili a quello pubblicato pochi giorni fa. Il web, si sa, ha buona memoria e infiniti metodi di conservazione. Per cui proprio in queste ore stanno facendo il giro dei social e dei media altri contenuti sulla cui paternità ci sono pochi dubbi.

 

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