Lavoro, crisi industriali e sviluppo: il convegno del PD di Casale Monferrato

Venerdì 21 marzo, l’Auditorium Santa Chiara di Casale Monferrato ha ospitato un convegno organizzato dal Circolo PD locale, per confrontarsi sulle sfide che il mondo del lavoro e l’industria stanno affrontando, sia a livello locale che nazionale.

Il convegno del PD di Casale

Presentati dal segretario Cesare Chiesa, al tavolo dei relatori si sono susseguiti i segretari provinciali delle tre principali sigle sindacali Franco Armosino (CGIL), Claudio Bonzani (UIL) e Marco Ciani (CISL), affiancati dal vicesegretario federale PD Luca Gioanola, dal parlamentare del territorio on. Federico Fornaro, e dalla responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro del PD, nn. Cecilia Guerra, già sottosegretaria al MEF e attuale membro della Commissione Bilancio della Camera.

Il convegno, incentrato su lavoro, crisi industriali e sviluppo, ha permesso di analizzare le difficoltà che attraversano il tessuto produttivo locale e nazionale. Dalla tenuta occupazionale alla riconversione industriale, dagli investimenti in innovazione alle politiche di sostegno alle imprese, i relatori hanno evidenziato "le urgenze di un sistema che deve affrontare transizioni complesse, tra sfide ambientali, digitalizzazione, intelligenza artificiale e dinamiche internazionali sempre più impattanti".

Cesare Chiesa, segretario del Circolo PD di Casale Monferrato, ha sottolineato l’importanza di questo tipo di incontri per consolidare un dialogo costruttivo tra politica e parti sociali: “Con un approccio pragmatico, concreto e propositivo, grazie al contributo determinante dei relatori, abbiamo approfondito temi fondamentali per il futuro dei nostri territori, con uno sguardo indispensabile sul panorama italiano e internazionale. Il dialogo rinnovato con le forze sociali e sindacali assicura al PD locale un ruolo strategico che intendiamo esercitare con responsabilità e visione.”

Dall’incontro è emersa anche la necessità di una strategia integrata che tenga insieme crescita economica, tutela dei lavoratori e sostenibilità sociale. In particolare, si è discusso "dell’urgenza di politiche industriali capaci di attrarre nuovi investimenti, il dibattito si dirama su molteplici aspetti, partendo dalla crisi del settore automobilistico alla crescente concorrenza dei mercati orientali, dalla stagnazione economica che frena il Paese alla carenza di soluzioni concrete da parte di chi governa".

È emersa inoltre "la necessità di affrontare con determinazione le questioni più urgenti: come la valorizzazione del lavoro e miglioramento delle retribuzioni, per garantire dignità e stabilità ai lavoratori; al salario minimo, strumento fondamentale per contrastare il lavoro povero e le disuguaglianze; alla sicurezza sul lavoro, un tema non più rimandabile di fronte ai troppi infortuni e morti bianche. Non meno importante, l'accesso delle donne al mondo del lavoro al pari dei loro colleghi con pari diritti e possibilità, con politiche attive che favoriscano l’occupazione femminile e la conciliazione vita-lavoro".

In conclusione, "l’impegno comune deve essere quello di rilanciare il lavoro come elemento centrale dello sviluppo, attraverso politiche industriali efficaci, investimenti mirati e una rinnovata attenzione ai diritti dei lavoratori".