Piemonte, fase 2: tre livelli di monitoraggio, medici di base più operativi
TORINO - Si è da poco conclusa la conferenza stampa della giunta regionale del Piemonte riguardo le modalità di monitoraggio della fase 2.
Alberto Cirio: "Abbiamo istituito 3 livelli di monitoraggio. Oltre a quello che si interfaccia con lo Stato, abbiamo aggiunto un monitoraggio di tipo territoriale e uno di sintesi presieduto dal vicepresidente della regione Fabio Carosso, che sarà più istituzionale e si interfaccerà con prefetture, sindaci e asl".
Luigi Icardi: "Abbiamo stipulato un accordo con i medici di base, che devono essere operativi nel monitoraggio dei pazienti per metterli in quarantena. Devono essere i primi attori del territorio".
Dott.ssa Carla Gaveglio: "Abbiamo tracciato in piattaforma più di 120.000 cittadini che illustrano tutte le fase del percorso di cura".
Dott. Paolo Vineis: "Dobbiamo essere prudenti perché il virus può essere imprevedibile. Potrebbe esserci una seconda ondata epidemica.
Una precisazione sul cibo take away: si può ritirare ciò che si è già ordinato prima e non ordinare sul posto.