Metalmeccanici alessandrini: assedio davanti alla sede di Confindustria
La protesta statica dei lavoratori del settore metalmeccanico per invocare la firma sul contratto nazionale.
Sciopero dei metalmeccanici alessandrini, è in corso il presidio davanti alla sede di Confindustria. I sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno proclamato per oggi, giovedì 5 novembre, uno sciopero dei lavoratori del settore metalmeccanico per invocare la firma sul contratto nazionale, scaduto da ormai 10 anni e dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica. Ad Alessandria sono state indette otto ore di stop per i lavoratori.
Assedio davanti alla sede di Confindustria
Sono tanti i metalmeccanici che oggi, giovedì 5 novembre, hanno aderito allo sciopero indetto dai sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per invocare la firma sul contratto nazionale, scaduto da ormai 10 anni e dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica. Ad Alessandria, davanti alla sede di Confindustria in via Legnano, è in corso un presidio statico nel rispetto della normativa anti Covid. Sono scesi in strada in sessanta, in rappresentanza di tutti, per la tutela della salute, per difendere l'occupazione, per la proroga del blocco dei licenziamenti. Striscioni in rappresentanza delle fabbriche del territorio della provincia, che sono più di un centinaio.
Le rivendicazioni dei metalmeccanici
La mobilitazione mette al centro sei questioni fondamentali: la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica, l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele, la salute e la sicurezza dei lavoratori, la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti, il riconoscimento delle competenze professionali, la contrattazione dello smart-working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
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