Appello di Torino per Candidatura a Sede Tribunale Europeo Brevetti

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 TORINO - L'appello della Sindaca, Chiara Appendino, per la candidatura di Torino a sede Tribunale Europeo dei Brevetti.

PREMESSA

L’Unione Europea nel
2012 ha deciso di dotarsi di un nuovo tribunale sovranazionale specializzato
nelle controversie in materia di brevetti, il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB),
e di una protezione uniforme a valere per tutto il territorio dell’Unione, in
Italia il provvedimento è stato ratificato nel 2016.

IL PROGETTO

Il TUB si articola su due livelli: il
Tribunale di Primo grado e la Corte d’Appello. Per il Tribunale di Primo Grado
erano previste una divisione centrale con sede a Parigi e sezioni specializzate
a Londra, per i brevetti chimici e farmaceutici, e a Monaco, per i
brevetti meccanici, oltre a divisioni locali o regionali istituite presso
ciascun Stato contraente. La Corte d’Appello sarà unica ed avrà sede in
Lussemburgo.  Con la Brexit si tratta di trovare
una sede alternativa a quella di Londra (benché sia da attendersi un tentativo
di tenere a Londra la Corte nonostante l’uscita).

LA STORIA DELLA CANDIDATURA ITALIANA

L’Italia è il quarto paese UE per
numero di brevetti depositati; il 9 aprile del 2019 la Camera ha approvato una
mozione in cui chiede per l’Italia una sede del Tribunale europeo dei brevetti,
senza indicare una precisa destinazione.

PERCHE’ TORINO

1. Torino vanta una storica
tradizione in Brevetti; il primo Ufficio Italiano Brevetti e Marchi è nato a
Torino;

2. Torino è un’importante area di
brevettazione;

3. A Torino hanno sede i più
importanti studi nazionali di brevetti;

4. Torino ha il miglior Tribunale Civile
d’Italia, riconosciuto anche a livello internazionale;

6. Torino è sede di importanti Centri
di Ricerca e Innovazione privati (TLab, GM, FCA product development e CRF,
Innovation Center Intesa, …) e pubblici (Polito, Unito, Fondazione ISI, …);

7. Torino è sede di importanti
organizzazioni sovranazionali (Agenzia Europea della Formazione, Organizzazione
Internazionale del Lavoro, Staff College, Unicri, …);

5. Torino è stata di recente
riconosciuta “area complessa di crisi” e necessita di investimenti. L'arrivo
del TUB, oltre a stimolare un indotto che vale alcune centinaia di milioni di euro
all'anno (congressi, convegni, studi legali, laboratori scientifici, sedi di
imprese internazionali per seguire da vicino le pratiche legate ai brevetti),
avrebbe un evidente peso tecnico, come nuovo stimolo all'innovazione per
imprese, università e società di ricerca (le proiezioni fatte dalla UE sulle
ricadute sui singoli territori del TUB ammontano a oltre 200 milioni di euro e
si tratta di stime molto caute);

8. Torino dispone di numerosi spazi
pubblici in zona centrale da destinare velocemente al TUB (ad esempio, ex sede
del Tribunale e
degli Uffici giudiziari,
Grattacielo Rai, Palazzo della Città Metropolitana), oltre a edifici dismessi e
da riqualificare che fanno parte del progetto strategico del Comune “Open for
business” (39 siti, fra cui Thyssen, Manifattura Tabacchi, Moi, Palazzo del
Lavoro, ex Gondrand, Tne, ex Toroc, ex Superga);

9. Torino ha già visto assegnati ad
altre città dal governo due importanti insediamenti per i quali si era
candidata: l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (finita a Parma) e
l’IIt, l’Istituto Italiano di Tecnologia (finito a Genova);

10. Da sottolineare infine che la
scelta di allocazione di sedi di istituzioni pubbliche non dipende solo da
rivendicazioni di “primogenitura” o di “primati”, ma è di carattere politico e
deve prendere in considerazione anche il criterio redistributivo e di equità
territoriale.

Tutto ciò premesso, INVITIAMO  chi ha responsabilità di governo in questa Città
e in Piemonte di avviare un rapido processo di presentazione della candidatura
di Torino per l’aggiudicazione della sede specializzata in brevetti chimici
e farmaceutici
 del Tribunale di
Primo grado  (Tribunale Europeo dei
Brevetti)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       .

Torino, 21 ottobre 2019

In fede,

Comitato Sì, Torino va avanti

Amma Torino

API Torino

Ordine dei Commercialisti Torino

Ordine degli Architetti Torino

Unione Industriale Torino

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