Terminata la settima edizione del Festival delle Conoscenze della Fondazione Acos

Si è chiusa con grande successo di pubblico la settima edizione del Festival delle conoscenze della Fondazione Acos, con il patrocinio dei comuni di Novi Ligure, Tortona Ovada e di Alexala.

Terminata la settima edizione del Festival delle Conoscenze della Fondazione Acos

Il Festival delle Conoscenze della Fondazione Acos per la Cultura, un appuntamento fisso con la cultura e non solo per la città di Novi Ligure, mette in campo le migliori menti e i progetti più interessanti per offrire ai cittadini e agli studenti spunti di riflessione e come sempre, soprattutto per i più piccoli, anche di divertimento.

“Concludiamo questa settima edizione del Festival delle Conoscenze con questo piccolo happening rivolto ai bambini più piccoli. – commenta Giampaolo Bovone, presidente della Fondazione Acos per la Cultura – Abbiamo un laboratorio in Piazza Dellepiane, Piazza della Collegiata con laboratori finalizzati alla costruzione di piccoli robot e poi a seguire uno spettacolo teatrale per bambini dai 5 ai 95 anni”.

C’è sempre un tema intorno al quale le diverse discipline presentate si mettono alla prova, questa volta la parola chiave era il coraggio. Così, mentre venerdì i ragazzi delle scuole primarie si sono cimentati nell’auditorium della biblioteca nel costruire il loro piccolo robot e poi anche in Piazza Dellepiane, nel Museo dei Campionissimi si assisteva a “Il coraggio di vivere di sogni, la mia odissea” del collettivo teatrale V.A.N. di Siracusa, e la testimonianza di “Un bidello di successo” come Oliver Scardi, già cantante del gruppo reggae dei “Pitura Freska”.

“Il gruppo Acos si dimostra sempre molto attento al territorio, alla socialità e soprattutto alla cultura e all’istruzione. – aggiunge Monica Puppo, responsabile comunicazione del Gruppo Acos – Tramite la fondazione ACOS, infatti, organizza sempre eventi che sono di grandissima rilevanza per tutta la cittadinanza”.

 

Il Festival delle Conoscenze di quest’anno è stato anche un momento per ribadire ancora una volta, in tempi che sembrano richiedere sempre più prestazioni competitive, che il coraggio di sbagliare fa anche crescere, così come ha ribadito la formatrice dell’Università di Padova, Maria Cristina Calvani, nel suo incontro. “Sicuramente sbagliare vuol dire avere coraggio di guardare i propri limiti, ma anche avere la capacità di guardare all’errore come qualcosa di nuovo, qualcosa da cui può scaturire una nuova idea. Noi abbiamo tanti esempi di idee nuove che sono nate da un errore. Pensiamo per esempio alla Coca-Cola stessa, il forno a microonde o la penicillina di Fleming. Quindi guardare all’errore studiando attraverso le neuroscienze, quello che i neuroscienziati stanno scoprendo in questi anni, stiamo comprendendo quanto davvero l’errore faccia parte del cammino di apprendimento dell’uomo e di crescita”.