Sanità

Adeguamento Pronto Soccorso di Ovada: botta e risposta fra Riboldi e Ravetti

La Regione ha deciso di realizzare un nuovo blocco dedicato al Pronto Soccorso, per evitare la temporanea chiusura dell'attuale struttura durante i lavori

Adeguamento Pronto Soccorso di Ovada: botta e risposta fra Riboldi e Ravetti

L’assessore alla Sanità Federico Riboldi, a margine della question time odierna del consigliere Domenico Ravetti sulla prosecuzione o meno dei lavori, ha spiegato la situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Ovada.

Il nuovo pronto soccorso

L’assessore alla Sanità ha infatti puntualizzato che l’intervento di adeguamento sismico del Pronto Soccorso di Ovada, inizialmente previsto, “sarebbe stato troppo invasivo, comportando importanti disservizi e la temporanea chiusura della struttura”.  Pertanto, per garantire la piena operatività del servizio e la continuità assistenziale ai cittadini, si è deciso di realizzare un nuovo blocco dedicato al Pronto Soccorso.

“Una soluzione che prevederà un investimento di circa 5 milioni di euro e consentirà di mantenere sempre attivo il servizio durante tutta la fase dei lavori – spiega Riboldi -. La Regione ha già avviato il confronto con i Ministeri competenti per poter utilizzare, anziché i fondi PNRR, gli stanziamenti dell’ex articolo 20 e avviare quanto prima la nuova progettazione e dotare il territorio dell’ovadese e dell’area sud della provincia di Alessandria di un Pronto Soccorso moderno e di supporto ai principali poli ospedalieri provinciali”. 

“Prendiamo atto di tutto questo, a conferma dei timori del territorio“, commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti, che ha presentato l’interrogazione.

“Ora chiarezza è stata fatta: il finanziamento di oltre 5 milioni di euro (di questi ben 4 milioni e 485mila su risorse PNRR) è da considerarsi perso, poiché recenti analisi tecniche e strutturali hanno evidenziato l’impossibilità di procedere a interventi parziali. – aggiunge Ravetti – Prendiamo anche atto della volontà della Giunta Cirio di avviare un’interlocuzione con il Governo per rimodulare il programma degli interventi e giungere ad una revisione complessiva del progetto. In poche parole: il progetto di riqualificazione del Pronto Soccorso di Ovada è davvero finito in soffitta e si riparte da zero. Vedremo se il venir meno dell’opportunità dei fondi PNRR non finisca per compromettere il futuro stesso dell’ospedale di Ovada, con un declassamento del Pronto Soccorso. A parole per la Giunta regionale Ovada è una struttura ‘strategica’, nei fatti non c’è né un progetto né un soldo”.