Rissa, invasione di campo, gran parapiglia e arrivano anche i carabinieri

Attimi di tensione allo stadio Girardengo di Novi Ligure. Novese - Spinetta Marengo, è successo di tutto.

Rissa, invasione di campo, gran parapiglia e arrivano anche i carabinieri
Pubblicato:

Rissa, invasione di campo, gran parapiglia e arrivano anche i carabinieri sul campo della gloriosa Novese, impegnata sabato 6 aprile 2019 nella sfida di campionato di Seconda categoria con lo Spinetta Marengo.

L'intervento dei carabinieri in campo

Dopo il triplice fischio dell’arbitro 7 o 8 sostenitori dello Spinetta Marengo hanno scavalcato la recinzione e sono entrati in campo, un solo obiettivo: il giocatore biancoceleste Marco Caruso, autore a loro avviso di un brutto fallo nei confronti del giocatore dello Spinetta Marengo Andrea Demarte. Immediato l’intervento dei Carabinieri di Novi Ligure i quali con maestria sono riusciti a riportare la calma tanto da non aver fatto registrare alcuna aggressione fisica, nonostante gli animi surriscaldati.

In campo anche  Vincenzo Demarte, consigliere comunale ad Alessandria

Ed è proprio il nome di uno dei protagonisti ad aver invaso il campo: Vincenzo Demarte, consigliere comunale ad Alessandria, a fare più scalpore.

Queste le sue parole: "Ho certamente sbagliato, in realtà il mio gesto non è stato di aggressione: anzi, volevo riportare la calma tra i giocatori e salvaguardare l’incolumità di mio figlio". Il politico è però finito a terra nella concitazione, sempre secondo la sua ricostruzione , il suo intervento è stato dettato per cercare in qualche modo di protegere il figlio colpito ripetutamente dal numero 17 della Novese, prima alle gambe e poi a uno zigomo.

Le parole presidente della Novese

Il nervosismo sfociato nella rissa sarebbe anche frutto delle tensioni della gara d’andata, importante per la vittoria del girone, ma questo non giustifica certo alcuni atteggiamenti.

"L’atmosfera era calda - riconosce il presidente della Novese, Arturo Frattoni - Dopo che abbiamo vinto per 3-2, ho solo notato il tafferuglio: i giocatori rientravano in fretta negli spogliatoi per evitare contatti con almeno tre persone della tifoseria avversaria che avevano scavalcato la recinzione. Ho saputo solo dopo che tra gli invasori di campo c’era il noto politico alessandrino. Fuori dal campo, per fortuna, tutto è tornato tranquillo. In ogni caso saranno i carabinieri a stabilire le responsabilità".

Seguici sui nostri canali