Gioco in scatola

"Monferrato, fuma che 'nduma!", arriva il Monopoli dedicato al Monferrato

Perfetto per amici e famiglie, è un modo divertente per viaggiare attraverso l’epico e il poetico Monferrato, tra le provincie di Alessandria e di Asti.

"Monferrato, fuma che 'nduma!", arriva il Monopoli dedicato al Monferrato
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L’ultima novità nei giochi di strategia da tavolo della Casa Editrice Demoelà di Genova è “Monferrato, fuma che ‘nduma!”, in distribuzione dal 5 novembre.

"Monferrato, fuma che 'nduma!", arriva il Monopoli dedicato al Monferrato

Perfetto per amici e famiglie, è un modo divertente per viaggiare attraverso l’epico e il poetico Monferrato, tra le provincie di Alessandria e di Asti. Il gioco di società è stato ideato con i partner ATL Alexala, Bottega del Grignolino e Consorzio turistico Sistema Monferrato. Il gioco rientra tra le azioni di promozione del progetto ViA(E) che coinvolge attori pubblici e privati di Piemonte, Lombardia e Liguria.

Il tabellone di “Monferrato, fuma che ‘nduma!” presenta località da visitare in un percorso, possibile e reale, inanellando uno dopo l’altro - partendo da Grazzano Badoglio e quindi dal mitico Aleramo, da cui ebbe origine il Monferrato – i comuni di Asti, Portacomaro, Cocconato, Moncalvo, Canelli, per attraversare poi la provincia di Alessandria passando da Vignale Monferrato, Cella Monte, Casale Monferrato, Tortona, Gavi, Novi Ligure, Alessandria, Valenza, Ovada, Acqui Terme, Bistagno e il Sacro Monte di Crea, e rientrare quindi in provincia di Asti e terminare il percorso con Fontanile, Nizza Monferrato, Agliano Terme, Costigliole d’Asti e Montiglio Monferrato.

LE IMMAGINI DEL GIOCO:

Adobe Photoshop PDF
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TABELLONE_MONFERRATO
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Scoprire il Monferrato giocando

Rivolto ai residenti e agli appassionati di quest’angolo di Piemonte, “Monferrato, fuma che ‘nduma!” - grazie ai contenuti divertenti e bonariamente provocatori delle carte e alle affascinanti illustrazioni - è un’occasione per conoscere meglio luoghi fantastici vestendo i
panni di personaggi illustri e percorrendo le tracce di atleti che hanno fatto la storia del ciclismo. Ma è un’opportunità anche per il turista di acquisire informazioni e curiosità sul Monferrato in un modo originale e imparare, magari, a dire fuma che ‘nduma! Andiamo, insomma, in un territorio che si apre agli occhi del visitatore con enormi distese collinari e abbondanti vigneti dai quali si ottengono eccellenti vini, con boschi lussureggianti e secolari, con lunghi corsi d’acqua, antichi borghi e bellissimi castelli. Una terra fertile che delizia con una tradizione gastronomica apprezzata in tutto il mondo.

Un paesaggio di rara bellezza in cui perdersi dinanzi a romantici e splendidi orizzonti, o andare alla scoperta dell’autenticità, di quel modo di vivere genuino e semplice che si porta sulle spalle una storia ricca di cultura. Una terra generosa che ha tanto da offrire e da svelare. E non dimentichiamo che il Monferrato, è due volte UNESCO: per il Sistema dei Sacri Monti con Crea e, insieme a Langhe-Roero, per il paesaggio vitivinicolo, riconosciuto eccezionale per la sua capacità di interazione tra uomo e ambiente, di coltivazione della vite e di sviluppo della cultura gastronomica ed enologica a livello nazionale e internazionale.

Un territorio dal valore inestimabile, si potrebbe dire, ma con “Monferrato, fuma che ‘nduma!” si può conquistare! L’obiettivo del gioco, infatti, è accumulare più soldi di tutti gli avversari grazie ai giusti investimenti: dai paesi sulle colline con vigne e castelli alle
cattedrali sotterranee, dal Sacro Monte di Crea alla valle del Tanaro, il vincitore diventa il nuovo Marchese del Monferrato! Le carte “Fà che t’nabi” e “Va ben parei “ contengono dinamiche che ogni persona monferrina conosce: storie della tradizione, espressioni popolari, modi di dire e caratteristiche peculiari di ogni luogo, ed è possibile, inoltre, personalizzarne dieci.

I soldi di “Monferrato, fuma che ‘nduma!”non potevano che chiamarsi Alerami e le banconote portare l’effige di grandi ciclisti, protagonisti di uno sport eroico e molto seguito in Monferrato: Giovanni Gerbi, soprannominato il “Diavolo Rosso”, i campionissimi Costante Girardengo e Fausto Coppi, e Luigi Malabrocca, la storica maglia nera del Giro d’Italia. Sarà per questo che si sente sovente usare l’espressione Pedala! come invito a muoversi, a non perdere tempo.

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