L’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, risponde alla manifestazione svoltasi questa mattina davanti al Grattacielo Piemonte organizzata da Cgil e altre associazioni per chiedere più assunzioni e più mezzi per il trasporto pubblico.
Il trasporto pubblico in Piemonte
“In questi anni abbiamo investito centinaia di milioni di euro per migliorare autobus, treni e infrastrutture, offrendo ai cittadini un trasporto più moderno, sicuro e sostenibile: il trasporto pubblico Piemonte non ha quindi bisogno di essere salvato, ma di proseguire nel percorso di crescita e rinnovamento che è già in corso” spiega Gabusi.
Nella mattinata, al termine dell’incontro con una delegazione di lavoratori, il sottosegretario Porchietto ha dichiarato: “È stata l’occasione per spiegare il lavoro fatto e illustrare i prossimi investimenti: l’obiettivo di tutti è il potenziamento del trasporto pubblico sul territorio. Ho voluto ribadire alla delegazione ricevuta questa mattina la piena disponibilità della Regione a collaborare attivamente. L’incontro ha confermato la volontà condivisa di proseguire un dialogo costruttivo con tutti i rappresentanti al tavolo”.
Gli interventi della Regione
L’assessore ha poi elencato in sintesi gli interventi di questi anni a favore del trasporto pubblico regionale: dal rinnovo della flotta autobus, con la sostituzione già di 650 mezzi e altri 200 in arrivo entro il 2028, al trasporto ferroviario regionale tra treni nuovi e linee riaperte, sottolineando l’introduzione di 71 nuovi treni in servizio entro giugno 2026, di cui 51 già operativi.
“La Regione ha inoltre riaperto importanti linee chiuse da anni, restituendo mobilità a territori rimasti isolati”, aggiunge Gabusi, ricordando la riapertura della linea Asti–Alba e Casale–Mortara, la riattivazione del collegamento ferroviario per l’aeroporto di Caselle raggiungibile in 30 minuti dalla stazione di Torino Porta Susa, la riaperta la linea Saluzzo–Savigliano. Entro il 202, inoltre, è previsto il completamento del collegamento ferroviario fino a Ceres, con connessione diretta alla rete metropolitana di Torino.
Secondo i dati ufficiali pubblicati sulla Carta dei Servizi di Trenitalia, inoltre, nel 2024 i passeggeri trasportati in Piemonte sono tornati ai livelli pre-Covid (-0,7%).
“Dopo il drastico calo del 2020 e la ripresa graduale del 2021, la crescita è stata costante negli anni successivi, con incrementi a doppia cifra e un ulteriore aumento nei primi mesi del 2025”, spiegano dalla Regione.