Polo termale dell'Acquese, le parole di Protopapa, Marnati, Bussalino e Ravetti
I punti di vista di maggioranza e opposizione in Regione Piemonte

ACQUI TERME - Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Marco Protopapa, Matteo Marnati, Enrico Bussalino e Domenico Ravetti sulla nascita del polo termale dell'Acquese.
Polo termale dell'Acquese, le considerazioni della maggioranza in Regione
Il rilancio turistico e quello legato all’aspetto sanitario delle località termali piemontesi è un tema centrale nella strategia di sviluppo dei territori proposta dalla Regione e dalla Lega.
Come anticipato durante l’incontro sul termalismo svoltosi lo scorso Febbraio, il gruppo Lega, con gli assessori Matteo Marnati ed Enrico Bussalino e del primo firmatario e depositario, consigliere regionale Marco Protopapa, ha presentato nell’Aula del Consiglio Regionale un emendamento che modificherà in maniera decisiva il sistema delle concessioni delle terme di Acqui raccogliendo il favore unanime dell'Aula. Con questa iniziativa viene istituito il “Polo termale acquese” che favorirà il rilancio turistico del comparto idrotermale e lo sviluppo del territorio, senza ulteriori costi a carico della pubblica amministrazione e dei cittadini e si darà il via a un metodo di valorizzazione dei siti termali presenti anche in altre aree della regione. A cambiare sarà il sistema delle concessioni, che verranno rilasciate e rinnovate dal Comune di Acqui e d’intesa tra questo e i comuni limitrofi nel caso di giacimenti termali che interessino altri territori, mentre la perimetrazione delle aree avverrà in capo alla Giunta Regionale restando alla Provincia eventuali autorizzazioni per nuovi permessi di ricerca.
Marco Protopapa, consigliere regionale acquese tra i principali fautori di questa iniziativa, commenta così il provvedimento: “Per il sistema termale del nostro territorio e di tutto il Piemonte si tratta di una svolta storica. Le concessioni affidate direttamente al Comune permetteranno non solo di poter seguire direttamente tutte le fasi autorizzative, riducendo i tempi burocratici, ma di tutelare al meglio il nostro patrimonio culturale e le sorgenti termali, rendendo possibili le condizioni affinché Acqui Terme, grazie al Polo Termale, diventi un punto di riferimento e un centro di eccellenza nel settore del benessere e del turismo termale della regione, grazie alla sua storia e qualità delle acque”. "E' un passo importante – prosegue Protopapa - a cui abbiamo lavorato molto in questi mesi in sinergia con l'Assessorato all'Ambiente e con gli assessori Marnati e Bussalino che hanno da subito compreso e condiviso la centralità di questo provvedimento. Ringrazio la Giunta, nella persona dell'Assessore Gian Luca Vignale, per la sensibilità dimostrata rispetto a questo tema".
Polo termale, il commento di Domenico Ravetti
Abbiamo dato il nostro convinto sostegno alla proposta di istituire in via sperimentale il Polo Termale dell’Acquese, votando l’emendamento della Lega che modifica la legge regionale n.44/2000. La creazione del Polo Termale può rappresentare un’importante opportunità per il rilancio ed il sostegno di un settore che si trova a fare i conti con criticità importanti. Tuttavia, dal momento che si prevede il passaggio delle funzioni amministrative per il rilascio ed il rinnovo delle concessioni di acqua minerale e termale dalla Provincia al Comune di Acqui Terme, il Partito Democratico ha presentato un Ordine del giorno che impegna la Regione Piemonte a garantire al Comune di Acqui Terme tutte le risorse necessarie a fare fronte all’incremento delle attività di natura tecnico-giuridico-amministrativa. Inoltre, abbiamo sollecitato la Giunta a promuovere di uno studio relativo all’eventuale inserimento dell’ospedale Galliano di Acqui nell’AOU di Alessandria, al fine di dare sostegno alle attività di ricerca, in particolare quelle dedicate alle patologie trattate anche con le acque termali. Due proposte che metterebbero il Comune di Acqui nelle condizioni di svolgere al meglio le nuove funzioni, evitando che il Polo nasca già monco, e aprirebbe per l’ospedale acquese un nuovo orizzonte in grado di porre fine all’attuale momento di incertezza. Su queste due proposte auspichiamo la condivisione anche dei gruppi consiliari del centro-destra.