Sondaggio Coldiretti: 8 persone su 10 vogliono l'abbattimento dei cinghiali
Controlli maggiori per ridurre la proliferazione, indispensabili per preservare le imprese del territorio e per evitare ulteriori incidenti

Sondaggio Coldiretti: 8 persone su 10 vogliono l'abbattimento dei cinghiali. E' questo quanto emerge dall'indagine Coldiretti/lxè in riferimento all'invasione dei cinghiali sul territorio, una delle specie più endemiche d'Italia. Da nord a sud, negli ultimi dieci anni, il numero degli esemplari ha superato la soglia di 2 milioni e si è reso protagonista di un'escalation di incidenti, aggressioni e incursioni dentro aree urbane.
Sondaggio Coldiretti: 8 persone su 10 vogliono l'abbattimento dei cinghiali
8 persone sue 10 (81%) chiedono a grande voce il ricorso agli abbattimenti dei cinghiali, dando l'incarico a personale specializzato per ridurne il numero. L'indagine Coldiretti/lxè parla chiaro: misure e controlli maggiori per ridurre la proliferazione, indispensabili per preservare le imprese del territorio e l'ambiente e per evitare ulteriori incidenti.
Sulla questione sono intervenuti Mauro Bianco e Roberto Rampazzo, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Alessandria:
"Se continuiamo così nelle nostre campagne, a breve, ci saranno più animali selvatici che lavoratori. È necessario intervenire urgentemente per prevenire un ulteriore peggioramento della situazione cercando di trovare, una volta per tutte, una soluzione che possa permettere la convivenza con questi animali".
Data la gravità del problema, sono stati accesi i riflettori sulla questione durante il Consiglio di Coldiretti Piemonte a cui ha partecipato anche il governatore Alberto Cirio. Bianco e Rampazzo hanno concluso il loro intervento in questo modo, proponendo delle misure immediate per gestire al meglio la situazione:
"Dal prolungare eccezionalmente il periodo di caccia in forma non selettiva al potenziare il numero di guardie venatorie per l’attività di controllo, nonostante le restrizioni imposte dal Covid, fino ad occuparsi concretamente di coordinare il monitoraggio sui territori rispetto all’attuazione della caccia di selezione”.
Solo a ottobre hanno perso la vita tre ragazzi
Nella notte tra mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre 2020, Matteo Ravetto e Simonluca Agazzone, calciatori noti in Piemonte, avevano perso la vita in un drammatico incidente sulla A26. L’auto su cui erano a bordo i due giovani di 32 e 39 anni, per evitare l’impatto con due grossi cinghiali che avevano attraversato la strada, avrebbe sbandato e sia finita fuori strada.
Lo scorso 20 ottobre, il tragico evento che ha invece portato alla morte di Lucrezia Minnilli, 21 anni. A causare l'incidente sarebbe stato un cinghiale che ha attraversato la sp85 proprio mentre stava sopraggiungendo la macchina guidata dalla giovane ragazza. L’impatto contro l’animale, trovato successivamente privo di vita, ha fatto si che l’auto si ribaltasse più volte in un campo nei pressi della strada.
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