Proposta di equità

Confcommercio Alessandria: tassare le piattaforme e-commerce per favorire il commercio locale

Per evitare ulteriori danneggiamenti all'equilibrio di concorrenza, Vittorio Ferrari, presidente di Ascom Alessandria, si ritiene favorevole ad una tassazione per i colossi commerciali del web.

Confcommercio Alessandria: tassare le piattaforme e-commerce per favorire il commercio locale
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Anche Vittorio Ferrari, Presidente di Ascom Alessandria, si ritiene favorevole a imporre una maggiore tassazione alle grandi piattaforme internazionali di e-commerce, in modo tale da favorire il commercio locale ed evitare un ulteriore danneggiamento degli equilibri della concorrenza.

Tassare le piattaforme e-commerce per favorire il commercio locale

Vittorio Ferrari, presidente di Ascom Alessandria, fa proprie le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Confcommercio Piemonte Maria Luisa Coppa, in una lettera aperta ai parlamentari piemontesi. Secondo il presidente della sezione di Alessandria sarebbe opportuno imporre delle tassazioni maggiori alle grandi piattaforme internazionali di e-commerce che, a causa delle chiusure dei negozi fisici dovute all'ultimo Dpcm, sarebbero le uniche a poter continuare a svolgere le loro attività commerciali. Al fine di non danneggiare ulteriormente l'equilibrio della concorrenza, Vittorio Ferrari si ritiene favorevole ad un intervento urgente per superare il trattamento fiscale di favore riservato ai colossi di e-commerce del web.

“Restrizioni diverse per territori, a seconda del rischio”

Il presidente di Confcommercio Piemonte si allinea alle dichiarazioni del presidente di Ascom Alessandria per quanto riguarda una differenziazione territoriale in base al rischio epidemiologico delle diverse aree del Piemonte, individuando al suo interno aree a rischio basso, medio o elevato basandosi sulla diversa incidenza dei dati su un territorio così vasto. Vittorio Ferrari (Confcommercio Alessandria) aveva infatti chiesto, anche formalmente, al presidente della Regione Cirio che si attivasse col Governo per una proposta di questo tipo:

"Alla nostra richiesta si aggiunge quella di Confcommercio Piemonte che, raccogliendo le esigenze e le istanze degli imprenditori piemontesi del nostro comparto, propone un differente approccio alla applicazione delle misure restrittive sulla base dei confini regionali, che si abbattono come una scure sulla aspettativa di vita delle aziende. Questo approccio è previsto dall’ultimo Dpcm, con la facoltà di introdurre, in relazione a specifiche parti del territorio regionale ed in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, l’esenzione dall’applicazione delle misure di contenimento più gravose. Evidenziamo l’assoluta necessità di integrare il meccanismo dei ristori, che alle aziende non possono bastare, perché la differenza tra il non incassato ed il ricevuto diventa troppo ampia per consentire alle imprese colpite dai provvedimenti restrittivi previsti per le zone inserite negli scenari 4 e 3, di rispettare i pagamenti e conseguentemente di sopravvivere. Pertanto occorre urgentemente prevedere nuovi interventi in materia creditizia, che consentano alle aziende di avere tanto rapide quanto abbondanti immissioni di liquidità".

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