Piemonte resta zona rossa per colpa dell’incidenza dei contagi, malgrado l’Rt
Restano dunque ancora in vigore tutte le restrizioni attualmente previste.
Il Piemonte resta zona rossa: colpa dell’incidenza dei contagi, malgrado l’indice Rt sia in discesa.
Piemonte resta zona rossa
Come riporta "Prima Torino", migliora per la nostra Regione l’indice Rt, ma l’incidenza dei contagi oltre la soglia lascia il Piemonte in zona rossa anche per la prossima settimana.
La situazione
La scorsa settimana l’indice Rt per il Piemonte era di 1,33. Ora, in base ai dati del nuovo pre report si registra una discesa a 1,17 (con una forbice compresa tra 1,15 e 1,19). Seppur significativamente sotto quota 1.25, quindi da zona arancione, l’incidenza dei contagi superiore a 250 ci blocca in zona rossa.
Verso la Pasqua
Almeno fino alla festività di Pasqua, dunque, il Piemonte continuerà a restare in zona rossa, colore che caratterizzerà tutta Italia proprio nel periodo di Pasqua.
In linea generale i primi effetti della Zona Rossa per la nostra Regione stanno iniziando a farsi vedere, seppur timidamente. La preoccupazione resta assolutamente alta, che perché seppur in leggera discesa, i numeri continuano a restare comunque alti.
Rimarranno dunque in vigore tutte le restrizioni che sono in vigore in questo momento per la zona rossa.
Cosa si può fare in zona rossa
Spostamenti
È vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Stop alla deroga che consentiva visite a parenti e amici. Ci si potrà recare in abitazioni diverse dalla propria solo per lavoro, necessità e salute.
Chiudono negozi, tranne alimentari prima necessità
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate dall’allegato 23 del DPCM (tra gli altri, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, negozi per bambini e neonati, fiorai, negozi di biancheria, negozi di giocattoli, librerie, cartolerie, negozi di prodotti informatici, articoli sportivi, calzature, ottici, negozi di ferramenta).
Al mercato solo banchi alimentari con prodotti agricoli e florovivaistici
Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Chiusi parrucchieri e centri estetici
Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona, ad eccezione di lavanderie, tintorie, pompe funebri.
Chiusi bar e ristoranti, consentito asporto e consegne a domicilio
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pasticcerie, ecc).
Restano consentite:
– ristorazione con consegna a domicilio senza limiti di orario
– fino alle ore 22 la ristorazione con asporto
(Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18).
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Chiusi centri sportivi. Attività sportiva consentita solo in forma individuale
Sospese tutte le attività svolte nei centri sportivi, anche all’aperto. Sono inoltre sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
Chiusi musei e mostre. Libri in prestito solo su prenotazione
Sono sospese le mostre, chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura, in biblioteca prestito libri solo su prenotazione.