Quarantacinque giorni di terapia intensiva

Consigliere regionale leghista dopo il Covid: "Salvini, metti la mascherina"

Il consigliere leghista della Regione Piemonte ed ex sindaco di Capriata d'Orba racconta la sua esperienza con il coronavirus in un post sul suo profilo Facebook, lanciando un invito a tutti a rispettare le regole.

Consigliere regionale leghista dopo il Covid: "Salvini, metti la mascherina"
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Quarantacinque lunghi giorni ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Alessandria. Daniele Poggio, consigliere leghista della Regione Piemonte ed ex sindaco di  Capriata d’Orba, dopo mesi di distanza dalla positività, racconta la sua esperienza con il Covid-19 che lo ha gravemente colpito lo scorso marzo, durante la prima ondata della pandemia. Il suo monito è diretto a chi ancora prende con leggerezza la situazione di emergenza sanitaria: "Ho sottovalutato il Covid e sono finito in coma. Indossate sempre la mascherina e rispettate il distanziamento".

"Ho sottovalutato il Covid e sono finito in coma"

Attraverso il suo profilo Facebook, il consigliere regionale della Lega ed ex sindaco di Capriata d'Orba, Daniele Poggio, racconta la tremenda esperienza dei lunghi giorni di ricovero all'ospedale di Alessandria dopo essere stato positivo al Covid-19 lo scorso marzo durante la prima ondata della pandemia:

"Sono risultato positivo al virus quando ancora si sapeva poco o nulla a riguardo. Leggera febbriciattola e senso di spossatezza mi hanno portato ad effettuare una prima visita di controllo all’ospedale di Novi Ligure. Qualche giorno dopo, a casa, utilizzando un saturimetro, mi sono accorto che la situazione stava peggiorando e nel giro di pochissimo tempo mi sono ritrovato in coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Alessandria. Dei 45 giorni trascorsi lì non ricordo ovviamente nulla. I successivi 15 giorni li ho passati nel reparto di pneumologia, continuando le terapie e assumendo l’eparina contro i coaguli che non permettevano il passaggio dell’ossigeno dai polmoni al sangue. Una volta migliorata la mia capacità di respirare, sono stato dimesso e ho iniziato pian piano a tornare alla normalità. Di certo, è stato un percorso lungo, difficile e doloroso, non solo per me, ma anche per la mia famiglia. Questa malattia, oltre ai danni fisici, causa anche depressione e stati d’ansia, dai quali sono lentamente uscito anche e soprattutto grazie alla forza che sono riuscite a trasmettermi le persone a me vicine, che non finirò mai di ringraziare".

Il consigliere leghista della Regione Piemonte continua il suo discorso ringraziando il personale medico che, durante uno dei periodi più difficili della sua vita, si è preso cura di lui:

"Non ringrazierò mai abbastanza il primario, i medici e il personale ospedaliero dei reparti di rianimazione e di pneumologia dell'Ospedale Civile di Alessandria. Il nostro ospedale è una struttura efficiente ed il reparto di rianimazione è veramente un'eccellenza sanitaria da ogni punto di vista e tutti noi ci dobbiamo rendere conto della fortuna che abbiamo a poter contare su di loro".

La condizione attuale e il monito a Salvini

Queste le condizioni attuali dell'ex sindaco di Capriata d'Orba:

"Io ho perso in tutto 25 chili e l’ultima Tac, 10 giorni fa, ha evidenziato cicatrici sui polmoni, ma posso dire di esserne uscito. Quello che mi sento in dovere di suggerire a tutti è di non sottovalutare questa malattia".

Nei confronti di chi ancora prende con leggerezza la gravità dell'emergenza sanitaria, Poggio lancia un vero e proprio monito a rispettare le norme di sicurezza. Il suo appello è diretto anche al leader della Lega, Matteo Salvini che, secondo il consigliere leghista, troppo spesso in passato si è presentato in pubblico senza la mascherina:

"Purtroppo, c’è ancora tanta, troppa gente che agisce con leggerezza, senza pensare alle conseguenze a cui potrebbe andare in contro. Il mio appello è di osservare tutte le disposizioni, stare molto attenti in qualunque situazione, indossare sempre la mascherina e rispettare le distanze di sicurezza. Se incontrassi Salvini, direi ciò che da medico dico a tutti. Che il Coronavirus è una brutta bestia".

Sulla situazione di chiusura

In conclusione del suo post, Poggio esprime un suo parere sulla situazione di chiusura imposta dal Dpcm:

"Da medico poi, credo che la chiusura totale per almeno un mese sia l’unica strada per uscire dall’emergenza e cercare di ridare respiro agli ospedali. Personalmente, avrei istituito le zone rosse molto prima. Certo, chiudere comporta danni economici, che lo Stato deve necessariamente coprire con interventi a favore di attività e piccoli commercianti, ma se vogliamo bloccare il diffondersi dell’infezione non esiste altra via se non quella di restare a casa il più possibile e ridurre al minimo i contatti".

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