Amag risponde a Fratelli d'Italia: "Accuse mosse distorcendo la verità a colpi di slogan"
La replica del gruppo alla nota diramata da Fratelli d'Italia in merito all'accordo transattivo stipulato tra Amag Spa e Alegas Srl

Il gruppo Amag ha replicato al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alessandria che, in un'interpellanza, aveva parlato di un possibile "danno erariale per il Comune di Alessandria” riferendosi all’accordo transattivo stipulato tra Amag Spa e Alegas Srl.
La risposta di Amag
Tutti i giorni il Gruppo AMAG viene messo sotto accusa: incompetenza, mancanza di un piano strategico, posti di lavoro a rischio (e quindi si sciopera). Ora si ricevono accuse pure di danno erariale sulla cessione di Alegas, tralasciando il fatto che è stata realizzata da precedenti amministrazioni. Accuse mosse spesso senza conoscere i fatti o, peggio ancora, distorcendo la verità a colpi di slogan solo per dimostrare il proprio esistere, altrimenti non palpabile nei fatti e nelle proposte.
Si parte da AMAG che era in rilevanti difficoltà gestionali e organizzative, e quindi finanziarie, a causa di:
- investimenti insufficienti;
- mancati incassi dei crediti;
- gestione manageriale non sempre all’altezza;
- gestione del personale spesso caratterizzata da passaggi di categoria e aumenti a pioggia, di cui tutti trasversalmente erano contenti.
Il team aziendale, col supporto fondamentale della società di consulenza MoveOnTeam, ha compiuto un’importante operazione: il Gruppo è stato riorganizzato e ristrutturato in tutte le attività e tutti i processi, compresi quelli amministrativi, di pianificazione e di controllo senza aver perso posti di lavoro.
Nelle ultime settimane si è anche ultimata l’organizzazione del personale. Oggi, ad esempio, la Capogruppo è una holding davvero finanziaria, non più un ibrido di servizi.
Il Gruppo AMAG è oggi certamente più organizzato ed efficiente, anche se recuperare gli anni persi non è possibile. Invece di apprezzare questi risultati, molti sperano in un ritorno al passato con elargizioni di premi, assunzioni e passaggi di categoria, senza tener conto dello stato della cassa, fatti che hanno contribuito a rendere il Gruppo finanziariamente meno solido.
Per questo si è reso inevitabile la cessione di quote delle nostre aziende ai privati, come avvenuto con Alegas prima, e, oggi, con le prossime gare sulla raccolta rifiuti e sul gas.
A tal proposito, è utile ricordare che AMAG opera in house providing e quindi che le scelte strategiche sul futuro non sono competenza dei suoi Amministratori: sono definite dall’Azionista di riferimento, in questo caso il Comune di Alessandria, che con precisi atti di indirizzo ha deciso di mettere in gara la cessione del 90% di AMAG Reti Gas e del 49% di AMAG
Ambiente. Quanto all’idrico, nei prossimi due anni la scelta sarà tra una società consortile tutta pubblica e una gara a doppio oggetto per l'ingresso di privati.
Riteniamo poco produttivo continuare a criticare gli attuali Amministratori e i consulenti che hanno salvato questo Gruppo, alimentando la continua paura della perdita dei posti di lavoro; sarebbe invece davvero importante collaborare proattivamente, nel rispetto dei ruoli, supportando l'Azionista con proposte volte a creare sviluppo e valore per i cittadini.