Dipendenti pulizie ospedaliere davanti alla Prefettura: "Lavoriamo senza tutele, ora basta!"
Le lavoratrici della ditta Team Service, attraverso un presidio statico organizzato dal sindacato Adl Cobas, hanno manifestato il loro disagio per una situazione di lavoro insostenibile.

Un presidio statico svoltosi davanti alla prefettura di Alessandria. E' così che le dipendenti della ditta di pulizie Team Service dell'ospedale di Alessandria hanno deciso di manifestare il loro disagio a fronte di una situazione lavorativa considerata ormai insostenibile. La protesta, organizzata dal sindacato Adl Cobas, ha rappresentato un momento per le lavoratrici delle imprese di pulizia ospedaliera di rivendicazione di maggiori tutele e diritti.
"Lavoriamo senza tutele, ora basta!"
Si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 16 novembre 2020, il presidio statico, organizzato dal sindacato Adl Cobas, che ha visto in prima linea le dipendenti della ditta di pulizie Team Service dell'ospedale di Alessandria. Le donne in protesta hanno manifestato, davanti alla prefettura di Alessandria, una situazione diventata ormai insostenibile. Da marzo, infatti, le lavoratrici dell'impresa di pulizie stanno continuando a lavorare nella struttura ospedaliera Alessandrina, in piena emergenza Covid, senza le necessarie tutele.
Le rivendicazioni portate avanti dal sindacato Adl Cobas vedono la richiesta tamponi o test sierologici, mai fatti finora, un numero adeguato di Dpi, soprattutto mascherine, e un diverso accesso al loro spogliatoio, dato che per il momento sono costrette ad attraversare un percorso Covid per raggiungerlo e il rischio di restare contagiate è alto.
Una delegazione delle manifestanti è stata infine accolta all'interno della sede Alessandrina dal Prefetto Iginio Olita, il quale ha preso a carico le loro istanze, promettendo che solleciterà la ditta Team Service e l'Azienda Ospedaliera di Alessandria affinché vengano rese effettive le richieste delle dipendenti.
LEGGI ANCHE:
Clotilde costretta a rimuovere il video dalla terapia intensiva a causa dei negazionisti